Politica - 02 ottobre 2024, 14:51

Il Punto. Cancan Comunale: amara riflessione sull'ultimo Consiglio di Imperia

Forse le tensioni preelettorali hanno contribuito a surriscaldare il clima ma comunque sia quanto accaduto è assai poco giustificabile

Per fortuna non sono stati molti gli imperiesi che hanno assistito all'ultima riunione del parlamentino di via Matteotti. Sala praticamente vuota, collegamenti online stimabili in qualche decina.
Per fortuna, perché lo spettacolo andato in onda nell'austera sala stile Impero ancora una volta è stato ineffabile.
 

Forse le tensioni preelettorali hanno contribuito a surriscaldare il clima ma comunque sia quanto accaduto è assai poco giustificabile. Tralasciando l'epilogo, con l'ennesimo abbandono della maggioranza su una mozione dell'opposizione, nel solco di una prassi democraticamente molto discutibile, quanto visto in precedenza, se lo "spettacolo" fosse a pagamento, darebbe titolo agli spettatori a richiedere indietro i soldi del biglietto.
 

La maggioranza, con il proprio comandante spesso silente (forse adombrato perché abituato a più alti palcoscenici) scivola sulle bucce di banana, va fuori tema, accusa, processa le intenzioni, si infiamma, si offende ma non porta nessun contributo degno di nota, se non il solito voto bulgaro: favorevole sulle sue pratiche, contrario su quelle degli altri.
 

La minoranza, che un capitano vero e proprio non ha, si muove secondo le proprie inclinazioni. Ferme reprimende dell'ala movimentista, analisi post dogmatiche dei radicali, tentativi di mediazione caduti nel nulla dei riformisti, infine, disamine in larga parte incomprensibili dell'ala destra dell'opposizione.
 

La cifra delle sette ore di "dibattito" è data dalla questione pale eoliche: tutti contrari al mostruoso progetto ma poi si "azzuffano" tra di loro. 
Un cancan. Che a differenza di quelli della Bella Epoque non par proprio aver divertito nessuno.