"Alcuni mesi fa mi ero espressa pubblicamente in maniera negativa sull’uso promiscuo della struttura del campo Nino Ciccione.
Al di là del nome pomposo 'Cittadella dello Sport' l’assetto che si è determina comporta un forte ridimensionamento delle potenzialità per l’ uso calcistico.
"Un campo di calcio è appetibile , anche grazie al nostro clima, per squadre importanti per allenamenti invernali o tornei giovanili, se interamente ed esclusivamente dedicato al calcio, con spogliatoi, palestra ,campo riscaldamento e locali accessori".
"La scelta operata dalla amministrazione, rubando spazi vitali a una struttura che per la sua conformazione non può che essere destinata esclusivamente al calcio, finisce per declassare e limitare in maniera permanente il Nino Ciccione".
"Un campo glorioso amato dagli imperiesi come la nostra squadra: l'Imperia. Fatto confermato ancora da ultimo nella massiccia e gioiosa partecipazione degli sportivi locali al derby contro la Sanremese".
"Intendiamoci, la scelta dell'amministrazione può anche funzionare, ma va in una direzione opposta a quella che ritengo più utile e vantaggiosa. Una scelta che finisce per relegare il calcio a Imperia a fenomeno senza prospettive di crescita. Frustrando così anche il sogno legittimo di tanti appassionati di vedere un giorno Imperia tornare nel calcio che conta".