Paolo Signorini torna in libertà a quattro mesi e mezzo dall'arresto. L'ex presidente dell'Autorità portuale del Mar Ligure Occidentale ed ex amministratore delegato di Iren nei giorni scorsi aveva fatto istanza per la revoca dei domiciliari, tramite i suoi legali Enrico e Mario Scopesi.
Richiesta accolta oggi dal giudice. Signorini ha trovato un accordo con la procura per patteggiare una pena di tre anni e cinque mesi per corruzione propria e impropria, nel primo filone dell'indagine che ha portato al rinvio a giudizio anche per l'ex presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, e per l'imprenditore Aldo Spinelli (anche per loro trovato un accordo per il patteggiamento).
Sarà fissata probabilmente all'inizio di novembre l'udienza in cui il Gup sarà chiamato a ratificare, o meno, i tre patteggiamenti.
Alla luce degli sviluppo dell'inchiesta, sono quindi cadute le esigenze cautelari per il pericolo di fuga o reiterazione del reato. Signorini è stato sottoposto al divieto di esercitare impresa o ricoprire uffici o incarichi direttivi in imprese per 12 mesi.