“Il mondo agricolo e della pesca sta affrontando una fase molto difficile, viviamo un periodo di transizione che la politica ha il dovere di guidare insieme alle imprese. Gli scenari geopolitici, le sfide dell'innovazione tecnologica e digitale, la carenza di lavoratori e la necessità di formazione, cambiamenti climatici, caporalato e legalità. Se vogliamo trasformare i problemi in opportunità, bisogna che ciascuno dia il proprio contributo di idee e di strategia”, lo scrive su Facebook la vicepresidente della Commissione Agricoltura della Camera, in questi giorni a Siracusa per il G7
“Anche da parlamentare di un partito di opposizione costruttiva come è sempre stato Italia Viva, ho voluto essere presente. Dobbiamo essere orgogliosi del nostro made in Italy agroalimentare, ma non possiamo permetterci di crogiolarsi su quanto di straordinario abbiamo saputo costruire nei secoli perché sono molti i fattori che oggi rendono fragile il nostro sistema”, aggiunge Gadda.
“Una partita importante si gioca in Europa, ma molto compete anche alle politiche nazionali. L’inefficienza delle infrastrutture idriche, l’integrazione sensata tra necessità di produzione alimentare ed energetica, l’adattamento ai cambiamenti climatici e la gestione del ricambio generazionale in agricoltura e pesca, sono solo degli esempi che dimostrano quanto sia necessario aprire un dibattito politico e pubblico di merito. Serve un cambio di passo in termini di strategia e investimenti, meno ideologia e più concretezza”, conclude.