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Cronaca | 22 settembre 2024, 07:55

Processo telematico, ecco cosa cambia dal 30 settembre in Tribunale

Le nuove regole per rendere sempre più smart gli uffici giudiziari applicate anche a Imperia. Le reazioni

Processo telematico, ecco cosa cambia dal 30 settembre in Tribunale

Depositi telematici, visibilità ed accesso ai fascicoli nei procedimenti davanti il Giudice di Pace, il Tribunale, copia informatica, duplicato informatico sono le novità alle quali si devono adeguare gli avvocati di tutta Italia, in particolare dal 30 settembre quando entreranno in vigore, appunto,  le nuove regole per rendere sempre più "smart gli uffici giudiziari".  

"Lo trovo uno strumento molto utile, la situazione è destinata a migliorare con la introduzione di questa riforma anche se la vera ragione della lentezza della Giustizia è dovuta alla cronica carenza di magistrati e di cancellieri che sono il vero motore di ogni Tribunale che si rispetti, stante la mancanza di assunzioni negli anni", commenta  Tito Schivo legale del foro di Imperia, al quale fa eco il giovane  avvocato Ramadan Tahiri: "All'inizio c'e stata un po di difficoltà ad adeguarsi, poi una volta imparato il sistema costituisce sicuramente una comodità".

La nuova sfide dettata dall’avvento della Giustizia Telematica  costringe molti professionisti più anziani e meno avvezzi all'uso dei dispostivi a ricorrere a colleghi di studio più giovani a ai praticanti che ormai sono  di fatto"nativi digitali".  

L'esigenza  risale alla emergenza dovuta al Covid 19 negli Uffici Giudiziari ed al conseguente obbligo del deposito telematico degli atti e documenti, a cui si è aggiunta la trattazione telematica dell’udienza, ossia lo svolgimento della stessa, appunto, mediante l’inoltro telematico di note scritte.

Quello che parte dal 30 settembre è un ulteriore  in avanti nell’ottica di rafforzamento del processo di digitalizzazione della giustizia  voluto dal Governo Meloni, che si sta realizzando attraverso gli investimenti fin qui sostenuti dal Ministero della Giustizia, con il supporto dei fondi destinati dal Pnrr, per trasformare il sistema italiano in un modello efficiente di digitalizzazione a disposizione dei cittadini.

Tra le principali novità, il via libera al deposito telematico dei file multimediali, sia immagine che audio e video. Non sarà più necessario caricarli su supporti, come penne usb o cd, e chiedere al giudice l’autorizzazione al deposito. Ampliato anche il numero di formati consentiti: non solo i classici mp4 per i video e mp3 per gli audio, ma anche mpeg2, mpeg4, avi, flac, raw, wav e aiff. Sarà possibile il deposito anche dei file compressi, in estensione *.arj, *.zip, *.rar, colmando così una grave lacuna della precedente disciplina.

Raddoppia anche la dimensione dei file che è possibile depositare per via telematica: da 30 a 60 megabyte, sia nei procedimenti civili che penali, consentendo alle parti del processo di depositare telematicamente atti e documenti con un unico invio.

Con le nuove specifiche tecniche aumenta anche il numero dei file depositabili attraverso i noti portali ministeriali. Sul Portale dei depositi telematici (PDT), i difensori possono già trasmettere presso qualsiasi ufficio giudiziario italiano oltre 128 atti processuali, ai quali si aggiungono ora gli allegati multimediali; sul Portale delle notizie di reato (PNR) agli oltre 120 atti investigativi che possono depositare le Forze di polizia e gli altri soggetti legittimati, dalla querela all’informativa conclusiva delle indagini, si aggiungono ora gli allegati multimediali.

Le nuove norme ampliano la platea di soggetti che possono iscriversi al Registro generale degli indirizzi elettronici (RE.G.IND.E.) dei domicili digitali. Ad accedere al fascicolo telematico saranno infatti anche i soggetti esterni costituiti in forma di enti privati, nominati ausiliari del giudice, o che collaborino con l’autorità giudiziaria in settori particolari, come quelli della famiglia e dei minori. Le associazioni rappresentative dei consumatori potranno svolgere una funzione di assistenza ai cittadini nei processi di competenza del Giudice di pace.

Per velocizzare i tempi di deposito degli atti processuali e garantire altresì il diritto di difesa degli avvocati, infine, verrà introdotta l’accettazione automatica dei depositi di atti e documenti fatti dai soggetti abilitati esterni, sia nei sistemi civili che in quelli penali, restando l’intervento del cancelliere riservato ai casi residuali di errore bloccante.


 


 

Diego David

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