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Attualità | 22 settembre 2024, 07:55

Raccolta funghi in sicurezza, i consigli del Gruppo micologico imperiese

"Abbigliamento adatto e rispetto della natura", le raccomandazioni di Antonino Di Domenico, presidente dell'associazione

Raccolta funghi in sicurezza, i consigli del Gruppo micologico imperiese

Con l'arrivo dell'autunno inizia anche la stagione della raccolta funghi. Il Gruppo Micologico di Imperia condivide alcuni consigli per chi decide di avventurarsi nei boschi dell'entroterra alla loro ricerca. 

Innanzitutto è bene andare in compagnia, non fare affidamento sul cellulare, che nel bosco potrebbe non agganciare a nessuna rete, e comunicare ad amici o famigliari l’itinerario che si intende seguire. L’abbigliamento deve essere adatto al meteo e al terreno, magari scivoloso, che si percorrerà: “Giacca impermeabile, calze e scarponi da montagna che danno sostegno alla caviglia e limitano le cadute”, consiglia Antonino Di Domenico, presidente del Gruppo. “Non trasportare i funghi in sacchetti di plastica. Il contenitore più adatto è il cestino di vimini perché preserva il fungo e permette alle spore di disperdersi nell’ambiente e quindi di garantire la nascita di nuovi funghi”.

Il limite massimo di funghi che si può raccogliere è di tre chili e durante l'attività è bene seguire degli accorgimenti: “Il fungo deve essere raccolto nella sua interezza, attraverso una torsione, non tagliandolo con un coltellino, altrimenti si rischia di non avere tutti gli elementi necessari per poterlo classificare. Inoltre, è bene non raccogliere i funghi troppo piccoli perché non sono identificabili e raccogliere solo quelli sani e in buono stato”, prosegue Di Domenico. “Ci si deve munire del tesserino (che in Liguria fa riferimento a comuni e consorzi di comuni) ed evitare di andare nelle proprietà private, facendo attenzione ai cartelli di divieti".

La regola fondamentale è quella di agire sempre nel rispetto della natura: “Non lasciare rifiuti e non danneggiare i funghi non commestibili che sono utili all’ecosistema del bosco”. Una volta giunti a casa, per essere sicuri che i funghi siano “mangerecci” è bene rivolgersi a esperti: “Se si avessero dubbi bisogna recarsi all'ispettorato micologico dell'Asl -sottolinea Di Domenico - è sempre più frequente incontrare specie nuove, velenose, che si confondono con quelle commestibili e potrebbero trarre in inganno".

Sara Balestra

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