Un occhio al cielo. Le previsioni meto del fine settimana a cura di Stefano Sciandra

Andiamo per gradi. Intanto un pensiero alle popolazioni dell'Emilia Romagna che sono state colpite duramente, come da previsione di allerta rossa in quelle zone, dal ciclone Boris. Questo giusto per ricordare che non bisogna guardare a questi eventi come se riguardassero gli altri perché quello che oggi capita loro domani può capitare a noi.

Ho letto qualche analisi che attribuisce il verificarsi di questi fenomeni alla potenza dei social e del tempo reale. In sintesi: sono sempre accaduti solamente che un tempo non c'era la copertura mediatica e soprattutto non c'erano i telefonini per la ripresa nell'immediato. Personalmente la vedo in un altro modo. La ripetitività di questi eventi, almeno tre al mese, non ha riscontri tangibili nel passato. Se poi vogliamo sempre cercare qualcosa per distogliere l'attenzione da quello e da quelli che sono i problemi reali facciamo pure.

Adesso parliamo del fine settimana. Sino almeno a questa sera, o forse anche domani mattina, non è possibile infatti spingersi oltre alla luce di quello che potrebbe accadere tra lunedì e martedì e poi spiegherò il perché. Il fine settimana vede un miglioramento generale delle condizioni. Si ritorna a una certa stabilità, anche se questo vento che soprattutto dalle nostre parti continua a disturbare non si esaurirà completamente e tornerà comunque a proporsi anche nei prossimi giorni seppur in modo più contenuto. Le temperature tornano ampiamente gradevoli, e le strombazzate sotto media, ribadisco per l'ennesima volta, hanno un senso se rapportate ai valori che abbiamo conosciuto recentemente. Se di notte scendiamo a intorno ai 17 gradi alle soglie di ottobre non mi pare che ci siano dei crolli termici. Massime tra i 24 e 26 gradi se vengono reputate fresche e anche in questo caso ognuno creda quel che vuole. Prima di parlare dell'inizio della nuova settimana, uno sguardo in avanti. Tra i vari scenari la possibilità di un ritorno dell'anticiclone nord africano. Anche in questo caso va ricordato, come sin dall'inizio di questa rubrica andiamo sostenendo, la corazzata di Algeri si limita soltanto ad abbassarsi di latitudine e quando si ripropone presenta i soliti scenari. 

(Prospettive di ritorno dell'anticiclone nord africano sul finire della prossima settimana secondo il modello americano GFS)

Sull'argomento naturalmente elaborazioni anche bizzarre: Il ritorno del Gobbo non comporterebbe le temperature ottenute ad agosto e nella prima parte di settembre. Ora mi chiedo: si possono scrivere idiozia del genere? Anche gli scolari delle elementari sanno che l'inclinazione dell'asse terrestre sta mutando con l'avanzare della stagione e che per il momento l'uomo non è ancora in grado di accorciare le notti anche se magari in futuro riuscirà nell'intento..! Proiezioni di 32-33 gradi su Sardegna, Sicilia, Centro Sud, se vengono considerate ottobrate diciamo che è una valutazione perlomeno singolare! In ogni caso il Nord sarebbe ovviamente più al riparo, con eventuali punte comunque di 24 gradi.

E adesso parliamo del via della settimana entrante. Su questo capitolo mi riservo eventualmente domani sera, o al più tardi lunedì mattina, di aggiornare la situazione. Nella modellistica regna la confusione più totale. Alcuni scenari vedono l'ingresso di un nuovo flusso perturbato che se si materializzasse andrebbe a comportare nuovamente piogge degne di essere monitorate a seguito di un contributo sciroccale con elevato carico di umidità. Liguria di levante, alta Toscana, ma anche basso Piemonte, sarebbero bersaglio di nubifragi. Tuttavia questa ipotesi andrà rivalutata nell'arco di 36 ore proprio per la divergenza tra un modello e l'altro. Riassumendo: oggi e domani sostanziale stabilità pur in un contesto di cieli non completamente sereni. Termiche in rialzo. Per il seguito, come detto, attendiamo le ultime uscite dei centri di calcolo