La campagna elettorale è iniziata, di fatto, ma le liste per le regionali sono ancora incomplete, da destra a sinistra passando per il centro. E' la paradossale situazione in cui è finita la Liguria costretta a un frettoloso voto anticipato dopo le dimissioni dell'ormai ex governatore Giovanni Toti, travolto dall'inchiesta giudiziaria legata al porto di Genova (e fresco di patteggiamento). In queste ore, però, si stanno definendo le "griglie" principali.
Nel centrodestra, stimolato dalla candidatura a presidente di Marco Bucci, il "sindaco del fare" (nel capoluogo), domani Forza Italia presenterà il suo nuovo progetto regionale. E' ufficializzerà il ritorno di Marco Scajola alla casa madre. L'assessore uscente e fedelissimo di Toti nella parabola politica iniziata nove anni fa, fino a sposarne il progetto centrista "arancione", sarà il capolista degli azzurri nel collegio imperiese. Con la benedizione dello zio Claudio, sindaco di Imperia ed a capo della Provincia, dopo essere stato per tre volte ministro, riavvicinatosi al partito, rimanendo però ben saldo nel solco del civismo tracciato nella sua città, come modello per le realtà locali in risposta alla crescente disaffezione popolare per la politica. Quel partito che lui stesso aveva plasmato su incarico di Silvio Berlusconi, a partire dalla seconda metà degli anni '90. E per superare l'impasse del dopo-Toti, ha dato il suo contributo nel convincere il collega Bucci a scendere in campo, malgrado la malattia. Domani, a Genova, parteciperà alla presentazione del nuovo corso ligure di FI da parte del segretario nazionale e vicepremier Antonio Tajani, con il quale ha costruito una buona sintonia.
Marco Scajola era stato eletto con Forza Italia nel 2015, raccogliendo oltre 4 mila preferenze, quasi raddoppiate nel 2020 correndo nel movimento di Toti (Cambiamo!). Ora il ritorno al passato. E dagli "arancioni" ecco anche Chiara Cerri, consigliere regionale uscente e nel contempo comunale a Taggia, la sua città, di cui è stata vicesindaco. L'altra donna potrebbe essere l'ex leghista ventimigliese Mabel Riolfo, anche lei consigliere uscente, ma non sono escluse sorprese, come per il secondo profilo maschile. L'obiettivo è quello di non tagliare fuori Sanremo, con il suo peso elettorale, dalla partita per la Regione. Si cerca di tenere le carte coperte almeno fino a domani, mentre si sa già tutto dei cinque candidati savonesi.
La Lega imperiese deve sciogliere ancora un nodo, dopo aver piazzato i pezzi da novanta: Alessandro Piana, il presidente regionale facente funzione; Sonia Viale, ex parlamentare e consigliere uscente; Armando Biasi, sindaco di Vallecrosia e vicepresidente della Provincia. Manca all'appello la seconda donna. Il segretario provinciale Antonio Federico fa capire che la chiusura del cerchio dovrebbe avvenire entro 48/72 ore, dopo aver sentito (e vagliato) le voci dei referenti leghisti sul territorio. E Fratelli d'Italia? Le certezze sono Veronica Russo, consigliere uscente (anche lei di Vallecrosia), che ha già tirato fuori i manifesti; Luca Lombardi, ormai un veterano nel Consiglio comunale di Sanremo; e Paolo Strescino, ex sindaco di Imperia. Anche in questo caso, è da riempire la casella del secondo profilo femminile. L'ufficializzazione delle candidature dovrebbe avvenire non prima della prossima settimana.
Bisogna, poi, vedere quali contributi saranno richiesti nella composizione delle due liste civiche del presidente, che affiancheranno quelle dei partiti di centrodestra per dare più forza alla candidatura di Bucci e non lasciare fuori "orfani" di Toti oltre ad alcuni fuoriusciti genovesi da Italia Viva e Azione. Circolano alcuni nomi, come quello dell'ex assessore sanremese Mauro Menozzi, ora consigliere (e presidente di una Commissione) nell'eterogenea maggioranza del sindaco Alessandro Mager, ma il quadro è appena abbozzato. Mentre la scadenza elettorale si avvicina sempre più: i liguri saranno chiamati alle urne tra una quarantina di giorni, il 27 e 28 ottobre.