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Eventi | 13 settembre 2024, 15:15

Vele Imperia, da Barcellona a Calata Anselmi “Barbara” la star del raduno

Tra i suoi armatori i conti francesi de Vogue, proprietari di Chateau Vaux-Le-Vicomte e creatori negli anni ’30 del prestigioso Dom Perignon

Vele Imperia, da Barcellona a Calata Anselmi “Barbara” la star del raduno

E’ nata nel 1923 come la città di Imperia. Soltanto che il capoluogo rivierasco è sorto grazie a un decreto reale del 21 ottobre 1923 mentre Barbara è stata partorita prima da un progetto sul tavolo da disegno di Charles Ernest Nicholson, poi realizzata nl 1923 dal cantiere Camper & Nicholson a Gosport

Uno scafo centenario accomunato in questa sua affascinante “vecchiaia” proprio con Imperia dove, nello scorso anno, ha partecipato da protagonista alle celebrazioni del centenario proprio durante il Raduno di Vele d’Epoca. E nel mese di dicembre 2023, al comando del suo armatore fiorentino Roberto Olivieri, ha festeggiato i 100 anni dal varo con 3.200 miglia navigate in sei mesi, 18 tappe con eventi e regate in quattro diverse nazioni e più di 150 appassionati amici velisti che si sono alternati a bordo. 

Barbara, lunga 19 metri fuori tutto cioè dalla poppa al bompresso di prua, è stata realizzata nel cantiere britannico con fasciame in teak e pitch-pine su ossatura (ovvero lo “scheletro” di chiglia e ordinate) di quercia bianca e, per il suo “armo” velico è classificata come “yawlmarconi”.

Questo termine tecnico identifica una barca a vela con due alberi e vele di taglio moderno ovvero triangolari: l’albero più alto è a prua e viene chiamato albero di maestra, quello più basso è a poppa, è definito come albero di mezzana ed, essendo a poppavia dell’asse del timone, identifica la barca, appunto, come yawl.  
 

Il primo armatore, quello che l’aveva commissionata al designer era stato Herbert Hines e, dopo alcuni anni di navigazione sulle coste inglesi con il velista londinese Harold Francis Edward, alla fine degli anni ’20, si trasferisce nel nord della Francia. Il nuovo armatore è il barone Amaury de la Grange, senatore e grande aviatore autore della nascita dell’Istituto Aeronautico Francese. 

Qualche anno più tardi, invece, diventa parte del panorama Chandon della Costa Azzurra con il comandante Jean de Vogue, membro della famiglia proprietaria di Moet & Chandon, che, proprio in quegli anni, crea il famoso marchio Dom Perignon. Sempre presente tra Monaco e Cannes, diviene la meta preferita del jet set internazionale anche come sede di grandi e memorabili feste all’insegna del glamour. Nel 1982 è co-protagonista di un record iscritto nel Guinnes dei Primati: infatti è la barca appoggio per la traversata in windsurf in 24 giorni. 

Negli ultimi anni del secolo scorso viene ritrovata in abbandono sulle coste spagnole e viene trasferita nel Cantiere Navale Francesco del Carlo di Viareggio, dove è riportata all’antico splendore con un lungo e filologico restauro basato sui disegni originali del 1923 ritrovati al National Maritime Museum di Greenwich, guidato da una equipe di esperti e con il prezioso supporto dell’associazione Vele Storiche Viareggio. Dal momento del suo arrivo in Italia, Roberto Olivieri, suo attuale armatore, affida il comando di Barbara allo skipper fiorentino Vincenzo Zaccagni.
 

Ino Gazo

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