Lo storico marchio torinese, multinazionale a capitale interamente italiano fortemente radicata sul territorio che l’ha vista nascere quasi 90 anni fa, ha donato alla Città di Torino un impianto videocitofonico per la tutela e la sicurezza degli utenti dei servizi sociali di via San Marino.
L’incontro avvenuto nei giorni scorsi a Palazzo Civico fra il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, e una delegazione della multinazionale torinese Urmet alla presenza della consigliera regionale Nadia Conticelli, ha confermato il forte legame esistente fra la storica azienda di via Bologna e il capoluogo subalpino.
Urmet è nata infatti nel 1937 a Torino ed è l’azienda principale di Urmet Group, un gruppo con circa 2900 dipendenti e oltre 60 società che garantiscono una presenza capillare e consolidata in tutto il mondo, producendo un fatturato annuo di 297 milioni di euro.
Attraverso una serie di iniziative solidali condivise con i dipendenti dell’azienda capogruppo e delle consociate, Urmet si dimostra da sempre molto sensibile nei confronti delle emergenze sociali, soprattutto se riguardano il proprio territorio.
Nell’ottobre 2023 l’azienda ha organizzato una raccolta di generi di prima necessità a favore delle donne e dei bambini seguiti dal Centro antiviolenza della Città di Torino, recentemente trasferitosi nei locali del Comune, al secondo piano di corso Unione Sovietica 220/d e di via San Marino 22/a.
Proprio in questo edificio, dopo una lunga fase di progettazione condotta in sinergia con Iren e grazie alla collaborazione di tecnici e funzionari comunali, Urmet ha realizzato e donato al Comune di Torino un impianto videocitofonico all’avanguardia che consente di tutelare gli utenti e i cittadini che frequentano gli uffici pubblici presenti nel plesso, incluse le sedi di numerose associazioni solidali e cooperative.
Nel corso dell’incontro il sindaco Lo Russo, ringraziando l’azienda, ha sottolineato come questa donazione rappresenti la sensibilità sociale e il forte radicamento al territorio che la caratterizzano, ricordando come in questo luogo trovino spazio numerose realtà che offrono ascolto e aiuto alle persone più fragili e che potranno così sentirsi più sicure e tutelate.
Una delle peculiarità più significative dell’impianto videocitofonico donato alla Città di Torino è rappresentata dal fatto che consente una piena fruibilità per tutto il personale in servizio e gli utenti che gravitano intorno al centro, grazie alle funzionalità tecniche che vanno a supporto di una serie di disabilità visive e uditive.
«Siamo onorati e orgogliosi per questo incontro con il sindaco – sottolinea Fiammetta Cometto, consigliera e legale rappresentante di Urmet Group -, è un piacere compiere un gesto solidale e di responsabilità verso la città che amiamo perché è casa nostra. Ci siamo attivati infatti con grande convinzione per supportare realtà cittadine che sono fonte di speranza per tante persone, soprattutto per donne e bambini che necessitano di un aiuto concreto e che non possiamo e non vogliamo abbandonare. Un gesto che ci aiuta a non dimenticare i temi sociali, soprattutto quelli che coinvolgono il genere femminile».
Urmet, infatti, desidera mantenere un costante impegno al fianco delle donne, un intento che si è manifestato attraverso il sostegno ad importanti iniziative socio-assistenziali come il progetto benefico WelfareCare “Mammografia ed ecografia gratuita” che è stato parte integrante dell’evento “Jtwia-Just The Woman I am 2023”, patrocinato dal Comune di Torino e volto a favorire la diagnosi precoce del tumore alla mammella, una neoplasia che colpisce ogni anno oltre 50mila donne in Italia con un trend in aumento.
Infine, la partnership con la Lilt (Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori) con l’adesione alla campagna Lilt for Women: un “ottobre rosa” con l’obiettivo di sensibilizzare sul tema della prevenzione del cancro al seno.