"La situazione pessima in cui versa il porto commerciale di Oneglia e gli appelli della compagnia portuale Maresca ci impongono di dire e fare delle cose. Cose che potrebbero sembrare impopolari, quantomeno fuori dagli schemi che per vent'anni ci hanno obbligato ad immaginare questo come l'unico futuro possibile. Non importa, noi non abbiamo bisogno di consensi in momenti elettorali, né temiamo di risultare antipatici a qualche élite cittadina", a scriverlo sono i militanti del Centro sociale La Talpa e lOrologio di Imperia.
"Imperia sta andando verso la più insostenibile versione di iperturistificazione possibile. Il sindaco è uno dei principali registi di questa visione, dirige il film da sempre: mega porti turistici falliti e la chiusura dell'Agnesi sono i passaggi salienti della pellicola. Mentre qui a ponente questo discorso è tabù, molte città iniziano a rilevare il problema comprendendo come booking e air b&b siano in grado di sconquassare il mercato immobiliare ed il costo della vita nelle città. Avete provato ad affittare una casa ad Imperia? Se non siete turisti è durissima; se non siete bianchi, figuriamoci, è quasi impossibile".
"Vi siete mai chiesti perché le persone giovani vadano tutte via? Quale prospettiva di crescita e stabilità possono avere un ragazzo o una ragazza in una città in cui gli unici impieghi disponibili sono esclusivamente stagionali, precari e mal pagati?
Avete mai provato a indagare sul perché ogni cosa, parcheggi compresi, sia sempre più cara?"
"Ora, nessuno di noi vorrebbe fabbriche e casermoni modello URSS, ma neppure vogliamo stare in una piccola Dubai, dove si fa tutto per il lusso mentre lavoratori e lavoratrici vivono in baracche fuori città".
"Per questo appoggiamo i portuali, per una città con più prospettive ed un modello di sviluppo multi vocazionale".