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Attualità | 05 settembre 2024, 16:30

Proroga concessioni balneari, Oneglio: "Provvedimento folle che crea ancora più incertezza"

"Va in contrasto con gli interessi di tutti, scaricando la responsabilità dal governo ai singoli Comuni", commenta il presidente di Fiba Confesercenti Liguria

Proroga concessioni balneari, Oneglio: "Provvedimento folle che crea ancora più incertezza"

"Un provvedimento folle che non aiuta i balneari, crea ancora più incertezza, blocca gli investimenti e, in buona sostanza, va in contrasto con gli interessi di tutti, scaricando la responsabilità dal governo ai singoli Comuni", il commento di Gianmarco Oneglio, presidente di Fiba Confesercenti Liguria, dopo il provvedimento adottato dal Governo che prevede la proroga delle concessioni balneari in Italia fino a settembre 2027.

"Il provvedimento legislativo adottato ieri dal Consiglio dei Ministri sulle concessioni demaniali marittime vigenti certamente non soddisfa i balneari italiani perché prevede la messa a gara delle loro aziende. Altre erano le aspettative ingenerate dalle dichiarazioni degli esponenti dell’attuale governo sull’esclusione del settore dall’applicazione della Direttiva Bolkestein", dichiarano, in una nota congiunta, Fiba Confesercenti e Sib Confcommercio.

"Riuniremo gli organismi dirigenti delle nostre organizzazioni per una valutazione del provvedimento legislativo e per decidere le iniziative sindacali conseguenti – annunciano i presidenti delle due associazioni, Maurizio Rustignoli per Fiba e Antonio Capacchione per Sib –. Per intanto registriamo, con profondo rammarico, che il provvedimento non ha visto il coinvolgimento non solo della categoria ma anche e soprattutto degli enti concedenti, Regioni e Comuni, che esercitano da decenni le funzioni amministrative in materia".

"Riteniamo – proseguono Rustignoli e Capacchione che sia interesse di tutti, non solo dei balneari, una riforma organica della materia che salvaguardi le aziende turistiche attualmente operanti frutto del lavoro e dei sacrifici di migliaia di famiglie di onesti lavoratori che hanno costruito un modello di balneazione attrezzata efficiente e di successo che il mondo ci invidia.

Così come riteniamo sia interesse di tutti che questa questione non sia oggetto di strumentalizzazioni politiche ma di un serio e obbiettivo dibattito pubblico. È comunque certo che continueremo a batterci, con forza e determinazione, a tutela dei diritti riconosciuti anche dal diritto europeo degli operatori attualmente operanti e per evitare che sia distrutto o snaturato il modello di balneazione attrezzata italiana fondato prevalentemente sul lavoro dei concessionari. Nell’interesse non solo dei concessionari ma del Paese", concludono i presidenti Fiba e Sib.

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