Imperia guarda al Vietnam e al Brasile. Perché? Continua la corsa al rialzo del prezzo di una tazzina di caffè al bar, già cresciuta negli ultimi 3 anni del 15%. E se ora i prezzi in città e nel Golfo Dianese sono stabili nel mese di settembre appena cominciato le cose potrebbero cambiare e il costo della tazzina potrebbe schizzare a 2 euro dalla media di 1,2/1,5 attuale.
Una ragione c’è: il prezzo del caffè verde è attualmente di 245 centesimi per libbra, più del doppio rispetto a 3 anni fa. Le ragioni di questo aumento sono diverse, ma al primo posto troviamo il cambiamento climatico proprio in Vietnam e Brasile. Altre cause? I problemi legati al blocco del canale di Suez che ha aumentato costi e tempi di consegna. Finora ha riversato solo in piccola parte l'aumento sui consumatori, ma il trend rialzista continua a preoccupare.
In un territorio come il nostro, dove il caffè è parte della cultura e della socialità, un aumento eccessivo potrebbe avere ripercussioni non solo sulle abitudini dei cittadini, ma anche sui piccoli esercizi commerciali, che risentirebbero di una riduzione della domanda.
Una tempesta in una tazzina di caffè è dietro l’angolo perché le previsioni sono che i costi aumenteranno. Tutto questo se le pressioni rialziste sul costo della materia prima continueranno. I costi di produzione sono in crescita e le aziende in qualche modo dovranno adeguarsi. Vero però che un incremento fino a 2 euro per la tazzina potrebbe trasformare un prodotto tradizionalmente accessibile in un lusso per molti consumatori.