Grandi manovre nel centrodestra per le regionali, ma Cuocolo volta le spalle a Scajola

La partita, quella più importante, si giocherà venerdì quando, a Roma, Tajani incontrerà Meloni e Salvini per tirare fuori un nome valido per la presidenza in Regione.

Tra due giorni inizia, quindi, la fase preparatoria nel centrodestra per le elezioni di ottobre. Se non uscirà il nome sarà comunque l’occasione per affidare l’incarico della rilevazione demoscopica, da svolgere in tempi stretti.

Da quel momento sarà tutto un fiorire di riunioni, di contatti, di conciliaboli. Il progetto prevede che ognuno possa dire la sua, così che nessuno si possa sentire escluso. Quali sono i nomi finora in campo? Tra i politici il coordinatore regionale di Forza Italia Carlo Bagnasco e ancora una volta il viceministro leghista Edoardo Rixi. Poi la parlamentare Ilaria Cavo e il vicesindaco di Genova Pietro Piciocchi.

Fratelli d’Italia, il partito della premier, è tentato di inserire nella sua lista anche Stefano Balleari. In realtà il candidato naturale del partito sarebbe Matteo Rosso. Ma siccome quest’ultimo non ha intenzione di entrare nell’agone Fratelli d’Italia potrebbe non indicare alcun nome.

Anche Forza Italia muove le sue pedine. Proprio per far l’analisi della situazione ieri mattina c’è stato un summit di Forza Italia a Rapallo. Si sono incontrati Carlo Bagnasco e i consiglieri regionali Claudio Muzio, Mabel Riolfo e Angelo Vaccarezza.

È la partita che continua a giocare nel ponente della regione l’ex ministro e sindaco di Imperia Claudio Scajola, convinto che un’indicazione al di fuori dai partiti possa garantire maggiori chance di vittoria. Non è detto che proprio da lui non possa arrivare una proposta a sorpresa. Un civico. Ma chi? L’ago della bussola è orientato verso Lorenzo Cuocolo, presidente di Fondazione Carige. Ma il costituzionalista si è già sfilato e la sua posizione non sembra essere cambiata con il passare delle settimane.