Attualità - 28 agosto 2024, 08:35

Delitto per diletto. "Il capolinea", l'ultima puntata del giallo di Rodolfo Rotondo

L'avvincente poliziesco su La Voce di Imperia e su Savonanews

Quattordicesima e ultima puntata. 

La Tenente riaggancia il telefono e dice: "Mi vuole incontrare, ho un appuntamento!"

Evidentemente parlandoci è riuscita a conquistare la fiducia della ragazza, infatti hanno concordato di vedersi a Diano Marina tra un paio d'ore. "Ottimo!" afferma Forti porgendole il caffè e aggiungendo: "Ma che cosa le ha detto?"

"È un' ex studentessa del professor Santi, quando andava al liceo lui ne era ossessionato. Dice che inizialmente la riempiva di complimenti, poi ha iniziato a molestarla sempre più pesantemente e lei non riusciva a reagire, era completamente soggiogata dal potere che l'uomo aveva a scuola. In seguito si vergognava, tra poco mi racconterà tutti i dettagli, finisco un paio di ricerche riguardo le persone sull'autobus e vado".

"Bene, mi aggiorni se ci sono novità". Forti torna nel suo ufficio, prende un blocco per appunti e inizia a fare uno schema per visualizzare l'avanzamento delle indagini, ma quello che vede sul foglio non lo convince affatto.

La Tenente prima di partire per l'appuntamento lascia a Forti una cartellina con le ultime informazioni raccolte, "bene, lo leggerò dopo pranzo", dice l'uomo.

Verso le 15,00 la Tenente chiama Forti e gli dice: "Ci siamo Capitano,  la ragazza mi ha raccontato tutto, ha passato bruttissimi momenti, il professor Santi era un manipolatore, una persona potenzialmente molto pericolosa per la personalità di una giovane fragile." "Ma può essere collegata all'omicidio? Ha mai raccontato queste cose a qualcuno, magari in famiglia?"

"Assolutamente no, era plagiata da Santi, ha trovato il coraggio di parlare con me solo dopo aver letto sui giornali dell'omicidio. Mi ha detto che  solo una volta, proprio sul bus verso Andora, ha avuto una crisi, piangeva, era talmente disperata da scordarsi di scendere a Diano Marina e quindi è arrivata fino al capolinea di Andora. Un uomo gentile ha ascoltato il suo sfogo, ma lei era completamente sotto shok, non ricorda assolutamente nulla di lui, men che meno il volto".

"Meglio di niente". Forti ora è solo nel suo ufficio, la giornata è quasi finita, si cambia, prende la cartellina, esce e mentre cammina dà un'occhiata a quei fogli, improvvisamente si blocca, "Ma certo!" pensa mentre rientra nel suo ufficio e compulsivamente si mette a fare ricerche sul computer. Poi prende la moto e si dirige a Imperia, deve avere qualcosa in mente.

Decide di prendere lo stesso autobus alla stessa ora della fatidica sera, prima però telefona a due persone: la Tenente Preziosi e Laura.

Forti fa tutto il tragitto sul bus e arriva fino al capolinea di Andora fingendosi addormentato, l'autista si avvicina per svegliarlo e lui gli sussurra : "Mi dispiace!" e gli fissa le manette ai polsi, " ...è finita Gianni!" L'uomo non si scompone, e chiede: "Come l'ha capito?" "Ho letto della morte di sua moglie, dopo una gravissima depressione,  ne ho cercato la causa: il suicidio della vostra unica figlia in seguito agli abusi da parte di un uomo mai identificato e... per lei, che grazie ai pettegolezzi ascoltati al lavoro conosce bene i vizi e le poche virtù delle persone vicine a Santi, è stato facile depistare le indagini. E poi, il colpo da maestro, lei il professore prima lo ha addormentato aggiungendo una massiccia dose di  sonnifero al caffè che avete preso insieme al bar Garibaldi, e con calma, una volta arrivati ad Andora, ucciso con l'iniezione fatale dello stesso farmaco". L'uomo annuisce senza pentimento.

I due scendono dall'autobus, nella piazzola ci sono due donne davvero in gamba ad aspettare, entrambe avvertite dal Capitano: la Tenente Preziosi che procede professionalmente all'arresto e Laura...  che comprendendo tutti i malintesi lo attende per una cena romantica, finalmente.

 

Fine

Il giallista Rodolfo Rotondo

Rodolfo Rotondo