"Non credo che la sicurezza dentro un taxi debba essere garantita dal Comune. Quello che certo in tutta Italia è che i taxi sono pochi e quello che altrettanto certo è che a Imperia sono meno che tutto il resto d’Italia", il sindaco Claudio Scajola commenta con queste parole l'episodio di violenza (non il primo) del quale è stato vittima un tassista in piazza Dante nei giorni successivi a Ferragosto.
Non spende una parola per stigmatizzare l'aggressione ma una replica da parte dell'Amministrazione alle lamentele espresse dai tassisti sulle loro difficoltà ad operare considerato anche lo stato comatoso in cui versa il trasporto pubblico in provincia di Imperia con turni e corse che saltano in continuazione, oltre all'assenza di un centralino.
Spiega l'assessore al Commercio Gianmarco Oneglio: "Il problema non è la mancanza di un centralino ma che a Imperia mancano i taxi, semplicemente non ce ne sono abbastanza, in particolare nelle ore di pranzo, cena e notturne e i turisti si lamentano. Il compito dell'Amministrazione è garantire un servizio efficiente a misura di una città turistica e per questo abbiamo introdotto 4 licenze in più pe far salire il numero di taxi da 16 a 20". "Entro la fine dell'anno -prosegue Oneglio - emaneremo un bando per far accrescere il numero di licenze di altre 4 unità, arriveremo così a 24. Se i tassisti vorranno potranno consorziarsi per assumere un centralinista potendo sopportarne i costi, come è stato fatto, per esempio, a Sanremo".
Per quanto riguarda il numero unico (0183-37 37) già attivo, l'assessore al Commercio preannuncia novità: "Appena entreranno in servizio le nuove 4 licenze, il Comune prenderà in carico, attraverso una società, l'app collegata al 37 37 per poter verificare direttamente e monitorare presenze effettive ed efficienza del servizio, a prezzi calmierati".