Siccità, acquedotti a secco, bollette pazze e sorgenti in crisi. Sembra essere il classico “di ogni erba, un fascio” ma dove non esistono problemi idrici ci sono bollette dir poco esose mentre Rivieracqua è assente dove è assente anche l’acqua.
Due casi estremi che possono configurarsi in due aree assolutamente differenti, ovvero Pieve di Teco e Diano Arentino, entroterra dianese. Nel centro della Valle Arroscia gli acquedotti comunali non soffrono la sete ma a soffrire, invece, sono gli abitanti alle prese con richieste da capogiro da parte di Rivieracqua tanto indurre il sindaco Pira ad aprire un consiglio comunale straordinario sul tema pochi giorni fa.
A Diano Arentino, invece, siamo sull’altra “faccia della Luna”. Il sindaco Paolo Sciandino è stato indotto a scrivere al Prefetto di fronte ad un problema irrisolvibile di rubinetti a secco. “Il grosso problema è la carente portata dell’acquedotto – spiega Sciandino – Nella stagione estiva, in particolare, abbiamo un aumento delle utenze mentre le nostre sorgenti non sono al massimo: a questo punto sono assolutamente necessari interventi strutturali sulla rete, non possiamo essere sempre in emergenza”.
In Val Prino la paura è ancora lontana ma temuta. “Finora siamo tranquilli – ammette Mauro Casale, sindaco di Vasia – ma ho già lanciato vari avvisi tramite la rete whatsapp per indurre i miei compaesani a evitare gli sprechi, a invitare alla parsimonia e a ribadire che l’acqua è una risorsa preziosa”.
Tutto nella speranza che la “gente” capisca in quale frangente ci troviamo mentre altre comunità il “frangente” lo hanno già capito loro malgrado. “
"Il problema non sono le nostre sorgenti e le vasche di accumulo - tiene a precisare Giuseppe Rebuttato, sindaco di Dolcedo - Quelle sono in buona salute, il problema vero è Rivieracqua a fare sempre 'acqua”'con le sue bollette”.
La polemica, a quanto pare, non si è ancora data alla latitanza. Non ha cittadinanza, invece, lontano dal mare. “Possiamo essere fiduciosi – confessa Antonio Galante, sindaco di Cosio d’Arroscia - Abbiamo acquedotto irriguo e potabile in grande forma con sorgenti in grado di garantirci un futuro tranquillo: credo che non dovremo proprio temere la siccità”.