Eventi - 12 agosto 2024, 07:45

Raduno di Vele d’Epoca, Biagio Parlatore: "Abbiamo battuto la Costa Azzurra"

A un mese di distanza dalla venticinquesima edizione sono già una quarantina le barche iscritte

il presidente di Assonautica Imperia Biagio Parlatore

A un mese di distanza le barche della venticinquesima edizione del Raduno di Vele d’Epoca sono già una quarantina le barche già iscritte. Non sembrano molte, sarebbe soltanto il bis del 2023, ma il presidente di Assonautica è oltremodo fiducioso. “Così si ripeterebbe la scorsa edizione – sottolinea il presidente Biagio Parlatore su cui grava l’organizzazione dell’evento – Ma non solo il numero degli armatori che ci contattano e dimostrano il concreto interesse per partecipare è in crescita già in questi giorni ma posso garantire che avremo una grande edizione per quantità e soprattutto qualità delle barche”.

In effetti, la sicurezza di Parlatore si fonda sul preciso, defatigante e imponente lavoro effettuato subito dopo l’edizione del 2023, come spiega lui stesso. “Abbiamo battuto tutta la Costa Azzurra", conferma. "Lì sono ormeggiate le barche d’epoca più belle e prestigiose tra quelle presenti in Mediterraneo: credo sia stato un impegno che darà i suoi grandi frutti”.

Ovvero, a parere del presidente Assonautica, sarà una numerosa flotta a gettare le cime di ormeggio sulle bitte di Calata Anselmi. “Era un lavoro oltremodo necessario – spiega – perché, nello stesso periodo, abbiamo un evento concorrente a Barcellona dove, in coincidenza con l’America’s Cup che già attira migliaia di appassionati, si svolgono alcune regate riservate alle barche d’epoca”. Una situazione di cui è stato preso atto dall’organizzazione tanto da aver spostato le date del Raduno dall’11 al 15 settembre prossimo.

Abbiamo pensato di spostare in avanti il nostro Raduno – tiene a precisare Biagio Parlatoreproprio per permettere alle barche di arrivare da Barcellona in tempo per le regate e ne abbiamo prove concrete dagli armatori che ci contattano preoccupati di ritardare fosse anche causa del meteo inclemente”.

Parlatore, insomma, vuole evidenziare che, sul Raduno, c’è un concreto e poderoso interesse di tutto l’ambiente marinaro e, in particolare, quello legato ai legni centenari.

Tanto che le previsioni del presidente sono soprattutto mirate all’edizione 2025. “Il prossimo anno non avremo manifestazioni concorrenti – avvisa – per cui, il lavoro di promozione che, in questi mesi, abbiamo messo in atto sulla Coté, darà i suoi frutti migliori a settembre del prossimo anno”.

Certo che, per quanto si possa contare sull’impegno, la volontà e la buona fede del vertice Assonautica, i tempi sono cambiati dagli anni quando alla banchina portorina ormeggiavano più di 120 capolavori con legni a coppale, rame e bronzo: con il nuovo porto la nave scuola Palinuro o la goletta a tre alberi Creole con i suoi 66 metri non potrebbero più entrare per difficoltà di manovra. 

Ino Gazo