Come avviene in tutta la Liguria, anche la popolazione ponentina invecchia. Se da una parte non è certamente gradevole appartenere all’area europea con il maggior numero di anziani, dall’altra è giusto riconoscere la saggezza e l’esperienza dei vecchi, quelli rimasti a tutela e a testimonianza di un entroterra a rischio spopolamento.
L’altro giorno, 8 agosto, il Consiglio comunale di Cipressa si è riunito in seduta straordinaria presso la Chiesa Fortezza di San Pietro nella frazione di Lingueglietta, per festeggiare insieme alla popolazione Desiderio Fossati, conosciuto da tutti come “Didé”, che, proprio in quella data, ha compiuto il suo primo secolo di vita.
“Spegnere 100 candeline non è qualcosa che accade tutti i giorni – ha affermato il sindaco Filippo Guasco - ed è importante per l’Amministrazione Comunale celebrare, insieme a tutta la Comunità, persone come Didé che rappresentano parte della storia, delle tradizioni e della memoria del nostro territorio. E festeggiare una vita così longeva è sempre un lieto evento”.
È stata pure l’occasione per riconoscere il notevole ruolo a tutti quei cipressini che si sono prodigati per fronteggiare l’emergenza Covid consegnando loro le più che dovute onorificenze e benemerenze. Hanno avuto così la riconoscenza di tutta la comunità Daniela Corradi, dirigente dell’Ufficio comunale dell’Anagrafe, l’ingegner Luca Alberti, la Protezione Civile, Giuliano Ameglio “Giuly”, storico consigliere comunale di Lingueglietta sempre pronto a collaborare a qualsiasi iniziativa a favore del paese insieme al fratello gemello Bartolomeo “Lino” che, nei tre mesi estivi, collabora attivamente e fattivamente con lui. Non è mancato anche un riconoscimento a un cittadino tedesco: Jenz Hendel, quando le mascherine erano introvabili, dalla Germania ne aveva inviato due scatole al comune.
Ino Gazo