"La non decisione del Tar conferma lo stato di confusione nella gestione del servizio idrico di Rivieracqua", a dirlo è la Confesercenti provinciale.
"Il Tar non ha accolto il nostro ricorso con la seguente motivazione 'i provvedimenti impugnati concretano, propriamente, soltanto una proposta tariffaria, mentre il soggetto istituzionale che ha il potere di approvare la tariffa in questione – cioè l’atto conclusivo del procedimento, definitivamente lesivo delle posizioni giuridiche azionate in giudizio dalle ricorrenti - è l’ARERA;”
"Quindi non sappiamo ancora se le tariffe che i cittadini, le imprese stanno pagando siano legittime. L’arbitro ancora non ha guardato il Var, ha preso ancora tempo e allungato lo stato di incertezza. Nuovamente non ha vinto nessuno, hanno perso i cittadini".
“Confesercenti - dichiara Ino Bonello presidente provinciale- prosegue comunque la sua azione per chiedere un giudizio da Arera, soggetto istituzionale super partes chiederemo l’intervento del Governo Nazionale e dei Parlamentari, fino al giorno della 'verità '“.
"Restiamo preoccupati per gli aumenti deliberati e per lo stato generale della società Rivieracqua che deve affrontare sfide importanti nel futuro, ricercare il nuovo socio, non avendo certezze sul piano economico rispetto all’entità delle entrate da bollette”.