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Attualità | 09 agosto 2024, 08:09

L'Unione dei Comuni boccia il parco eolico: "Troppo impattante per il territorio"

Il progetto non piace ai sindaci dei Comuni dell'entroterra allarmati come lo sono i residenti

L'Unione dei Comuni boccia il parco eolico: "Troppo impattante per il territorio"

"No" al progetto del parco eolico "Imperia Monti Moro e Guardiabella". Per l'Unione dei Comuni della Valle Arroscia "é troppo impattante". 

Entro fine agosto l'assessorato alla Tutela del paesaggio della Regione Liguria esprimerà pure lei un parere negativo sull'operazione che prevede la realizzazione di un parco eolico da trentadue pale nell'entroterra imperiese. 

Ma nel frattempo anche i sindaci dell'Unione fanno fronte comune e dichiarano guerra ad una iniziativa che rischia di compromettere inesorabilmente la natura del territorio, il paesaggio e le falde acquifere. La pratica del progetto del parco eolico è in mano al ministero dell'Ambiente e della sicurezza energetica. Entro fine agosto, Regione Liguria e i Comuni interessati dovranno esprimere i propri pareri e già in questi giorni si allarga il fronte del no. 

Anche l'assessore regionale alla Tutela del paesaggio e all'Urbanistica ha subito convocato un tavolo tecnico dal quale sono emerse diverse incompatibilità, perché il progetto va in contrasto con le norme del piano territoriale di coordinamento paesistico. "Trentadue pale eoliche, di altezza superiore ai duecento metri avrebbero un impatto non tollerabile dal punto di vista tecnico ambientale su un territorio montano particolarmente fragile - sottolinea Marco Scajola - perciò i settori suddetti daranno parere contrario".

E sono dello stesso avviso anche i sindaci dell'Unione dei Comuni. "Opere come il progetto del parco eolico nell'entroterra imperiese sono gestite direttamente dal Ministero, ma anche la Regione Liguria fa la sua parte e con chiarezza ha frenato il progetto - dice il presidente Renato Adorno - Come già sottolineato anche da Alessandro Piana, vicepresidente della Regione, la tipologia e la struttura dell'impianto, seppur riconoscendo l'importanza delle politiche energetiche, non si integra con la morfologia e con il pregio del territorio, caratterizzato da una straordinaria biodiversità, ma anche da una insita fragilità, e perciò oggetto di particolari tutele rispetto ad altre aree interne".

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