E’ la sera del 13 giugno scorso quando all’ora di cena Mario (nome di fantasia) in sella alla sua moto Honda passa da via Nazionale in direzione mare. Guida regolare e con prudenza, ma qualcosa non va.
Mario sa bene che da quelle parti è presente un autovelox e che altri motociclisti sono stati “puniti” con sanzioni anche pesanti. Ma Mario, nonostante la sua solita prudenza, riceve nella cassetta delle lettere una multa. Apriti cielo.
Ha letto e riletto quel verbale della polizia locale e dopo aver raffreddato gli animi ha deciso di raccontare la sua disavventura al nostro giornale. “Volevo segnalare l'assurdità di questo verbale ricevuto dal Comune di Imperia. I velox installati rilevano i centesimi di km/h – scrive Mario - quando qualsiasi tachimetro di qualsiasi veicolo non è in grado di misurare la velocità oltre l'unità intera. Questo appare evidente che questo metodo di misurazione è fatto solo per fare cassa”. Il velox è tarato per punire chi non rispetta il codice della strada e quella sera Mario aveva superato lo 0,08 km/h e la multa, suo malgrado, gli è arrivata a casa. Ha due opzioni: pagare 29,40 più 6,85 di notifica o rivolgersi al giudice di pace e forse non sarà il solo a scegliere la seconda opzione vista l’estrema precisione di quelle apparecchiature piazzata in più punti della città capoluogo".