Siglato negli scorsi giorni l’accordo di rinnovo del contratto nazionale del turismo, “Una grande soddisfazione -commenta Roberto Fallara, coordinatore regionale Uil del Comparto turistico “un passo avanti dopo anni di mancato rinnovo. Questo potrà dare ristoro alle lavoratrici e ai lavoratori che vedono così aumentare la propria retribuzione”.
Tra gli elementi fondanti dell’accordo: nuovi interventi a tutela della genitorialità, pari opportunità e contrasto alla violenza di genere; maggiore attenzione alla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro; rilancio e diffusione della contrattazione di secondo livello, aggiornamenti dei sistemi di classificazione, nuove tutele e potenziamento dell’assistenza sanitaria integrativa con l’incremento della quota destinata al Fondo Est. Inoltre, il rafforzamento del welfare contrattuale, della bilateralità e del sistema di relazioni sindacali.
Gli incrementi in busta paga saranno graduali, dal primo luglio, quando l’accordo è entrato in vigore, al 31 dicembre 2027 si prevede un aumento a regime di 200 euro al quarto livello, riproporzionati in base all’inquadramento. Interessati dall’accordo i lavoratori del settore impiegati nelle aziende aderenti alle associazioni datoriali di Confesercenti e Confcommercio: “Purtroppo -aggiunge Fallara-non si è riusciti a rinnovare il contratto collettivo nazionale di lavoro delle imprese che fanno riferimento al settore turismo di Confindustria”.
Il bacino in tutto Italia è comunque ampio: “Con Federalberghi la sfera di applicazione è di 28 mila aziende, circa 290 lavoratori stanziali, che per effetto della stagionalità possono arrivare anche a picchi di 400 mila. Similare è il bacino di Confesercenti”.