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Eventi | 15 luglio 2024, 16:08

Il fagiolo bianco rischia di sparire, da Regione Liguria e Cisl iniziative per salvaguardare il prodotto tipico

Organizzati tre diversi incontri, il primo martedì sera alle 20,30 a Conio, frazione di Borgomaro

Il fagiolo bianco rischia di sparire, da Regione Liguria e Cisl iniziative per salvaguardare il prodotto tipico

La patria, l’unica patria del fagiolo bianco si trova nel ponente ligure dove, però, le sue coltivazioni sono troppo poche. Così la Regione Liguria e la Cisl si impegnano a incentivarle con specifiche iniziative.

Quel prodotto dell’agricoltura ponentina, infatti, è assolutamente dissimile da altri suoi “colleghi” al mondo. “È stato effettuato uno studio da parte dell’Università di Genova – spiega Cristina Resini, segretaria dell’Associazione Cisl Agricoltura Liguria – E, dall’analisi morfologica e genetica, è emerso che il dna del fagiolo bianco è proprietà unica del nostro territorio, non esiste un altro fagiolo uguale o simile”.

Un’esclusività, insomma, da tutelare e promuovere. “Oltre a essere unico –prosegue la segretaria Acal - il nostro fagiolo bianco può vantare anche preziose qualità relative la consistenza e il sapore tali da meritare il marchio Dop o Igp che, purtroppo, nessuno ha mai richiesto”. Una richiesta mancata che potrebbe causare il rischio di abbandonare qualcosa di inestimabile.

Il rischio è quello di perdere un vero tesoro – sottolinea la Resinisenza dimenticare il danno per la biodiversità se non si trovasse un ricambio generazione di agricoltori che possano mantenere in vita questa coltura”. Da questa mancanza, proprio dal fatto che non ci sia mai stata la richiesta del marchio di tutela dei prodotti unici e caratteristici di uno specifico territorio, nasce l’iniziativa lanciata e promossa dall’Associazione che fa parte della Cisl.

La Regione Liguria è molto interessata a questo semeprecisae vuole sovvenzioni mirate”. Per illustrare quali e con quali modalità possano essere questi aiuti sono stati organizzati tre diversi incontri della durata di 90 minuti circa.

L’esordio dell’iniziativa è per domani alle 20,30 a Conio, frazione di Borgomaro, la seconda tappa è in programma per venerdì 19 luglio alle 18,00 nella Sala consiliare del Comune di Badalucco e, nella stessa giornata, ultimo appuntamento alle ore 20,30 nella Sala consiliare del Comune di Pigna.

L’invito è chiaramente rivolto sia alle aziende agricole ma anche ai singoli agricoltori in grado di considerare l’opportunità di aprire una nuova coltivazione in uno degli antichi borghi patria del fagiolo bianco. 

Ino Gazo

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