Sport - 15 luglio 2024, 08:29

Incontro con Guido Ascheri, presidente della Società Pesca Sportiva di Imperia

"Da alcuni anni la società è protagonista della scena nazionale e posso dire anche mondiale", dice Ascheri

Dal bambino che piegava gli spilli a mo di ami all’adulto che vince il titolo mondiale del Big Game Fishing. È successo nel 2022 quando Guido Ascheri, presidente della Società Pesca Sportiva di Imperia, era componente della squadra italiana che conquista l’alloro mondiale a Pescara nel Big Game specialità drifting.

E faceva parte del team tricolore mondiale grazie al titolo italiano conquistato nella Traina d’altura l’anno precedente a Trani con l’equipaggio composto dallo stesso presidente, da Fausto Ciccione, Enrico Ascheri, Paolo Barbero, vittoria che gli aveva permesso il diritto personale di entrare nella squadra nazionale appunto mondiale a Pescara. Nel 2023 lo stesso equipaggio aveva conquistato il titolo italiano nel mare di Ischia. Per quest’anno, invece, i giochi sono ancora aperti anche se, a Ischia, due squadre hanno conquistato il titolo italiano di società negli ultimi giorni dello scorso mese di giugno: una formata da Guido Ascheri con i medesimi compagni dell’anno prima ai Campionati Italiani, l’altra composta da Alberto Bloise, Alessandro Raimondo, Nicola Bertocchi e Manuele Pupino. Una “doppia” vittoria che lancerà uno dei componenti delle due squadre nel team italiano ai Mondiali in programma in Messico a Cabo San Luca nell’ultima settimana di novembre. “Come società – spiega Ascheri siamo associati alla Federazione Italiana Pesca Sportiva e Attività Subacquee per cui le spese per la trasferta messicana, l’alloggio, il noleggio della barca che ospita l’equipaggio sono a carico della federazione”. Ma gli  “strumenti” per la pesca non vengono noleggiati. “No, - precisa il presidenteCome già successo nella mia esperienza precedente, ogni membro della squadra preferisce usare i propri canne e mulinelli”. Ma la disciplina non vuole avere alcuna responsabilità nel depauperamento del mare. “Le prede catturate vengono subito rilasciate – spiega AscheriAppena giungono sotto la barca vengono misurate con un’asta segnata da tre diversi colori che condizionano il punteggio a seconda delle dimensioni: con l’equipaggio concorrente c’è anche un commissario che certifica la regolarità dei comportamenti delle misurazioni”. Insomma la società imperiese, fondata nel lontano 1983, sta navigando in acque tranquille dopo la “tempesta” superata nello scorso anno. “Siamo stati sfrattati dalla nostra sede storica di via Croce di Malta, a Borgo Marina – racconta il presidenteCome si dice, eravamo per la strada ma il nostro socio Enrico Ascheri, ci ha concesso per sempre l’utilizzo gratuito di un locale in via Caboto, a Borgo Marina”. 

Credo di poter essere soddisfatto. – conclude Ascheri – Da alcuni anni la società è protagonista della scena nazionale e posso dire anche mondiale della pesca sportiva mentre possiamo vantare oltre 480 soci alla fine dello scorso anno che si avviano a superare la quota dei 500”.


Ino Gazo