A Verzuolo si entra nel vivo dell’estate quando, dalle parti del borgo antico, si comincia a sentire profumo di Agnolotti, mentre nel pastino del Panatè ‘dla Vila, fin dall’alba, cominciano ad essere sfornati i villucci. Dalle sapienti mani degli artigiani locali del gusto, infatti, nascono due prodotti realizzati con tutte materie prime a “km zero” che celebrano i sapori tipici di questo territorio ricco di storia e tradizioni.
La seconda edizione della Sagra dell’Agnolotto e del Villuccio è il secondo maxi-appuntamento dell’estate alla Villa, antico borgo della cittadina conosciuta per essere la sede della più grande cartiera italiana (la Burgo), ma anche del primo riuscito esperimento di illuminazione pubblica della storia. Verzuolo poi porta con sé suggestioni letterarie, come le origini della Griselda di boccacciana memoria, o le pergamene dantesche ritrovate nell’archivio storico (e ora esposte a Villanovetta) recanti passaggi del Purgatorio della Divina Commedia e realizzati pochi decenni dopo l’originale trascrizione dantesca. Tutto questo e molto altro ancora bolle nel grande calderone della Pro Villa, associazione che organizza gli eventi del borgo e le visite guidate al Castello, meta di una nutrita schiera di visitatori nel 2023 e nel primo semestre 2024. Anche domenica 14 luglio il maniero aprirà alle visite, mentre l'Acv si occuperà delle visite all'antica parrocchiale.
La tradizione nel piatto
Nata lo scorso anno, l’iniziativa coordinata dall’inesauribile Mauro Allamando (vice-presidente della Pro Villa e segretario provinciale dell’Unpli) si propone come manifestazione volta a valorizzare due prodotti ormai diventati un simbolo della gastronomia locale: l’Agnolotto d’la Vila (una ricetta segreta creata e custodita gelosamente dalla Gastronomia Sale & Pepe e dal Mercà ‘dla Vila) e il Villuccio (dolce nato dalla rielaborazione della tradizione al forno Panatè d’la Vila). Entrambi i prodotti, saranno preparati e serviti durante tutto il fine settimana di festa, in occasione delle serate gastronomiche e del pranzo in programma domenica 14 luglio.
Nel parco dell’antica residenza nobiliare il sipario sul gusto e gli spettacoli si alza venerdì 12 luglio, con l’apertura degli stand gastronomici alle 19,30 e il concerto dell’Orchestra di Matteo Bensi (ingresso a 9 euro) a partire dalle 21,30.
Un sabato di novità: convegno e grande jazz
Sabato 13 sarà la giornata delle novità: il convegno e la rassegna jazz permetteranno prima (dalle 16,30) di raccontare il primo anno di attività turistica dopo l’apertura del castello e gli scenari che si stanno aprendo per il futuro. Dalle 18,30 si potrà godere di un trittico di spettacoli inediti, che toccheranno i luoghi più suggestivi del borgo antico,
Approda, infatti, per la prima volta assoluta a Verzuolo il festival “Jazz Vision”, che propone un triplo show, con la possibilità di un biglietto cumulativo scontato o l’ingresso al solo spettacolo serale. In programma alle 18,30 il concerto del Trio Ramirez alla Confraternita: un percorso in dimensione acustica tra l'energia del jazz e suadenti melodie pop.
Alle 19,30 lo Young Blood Trio si esibisce all’antica parrocchiale: tre giovani talenti attenti alla storia quanto alla contemporaneità.
Alle 21,30 lo spettacolo clou: Alberto Varaldo Omnisphere Quartet in scena al Castello. Armonica cromatica, chitarre, contrabbasso e percussioni per evocare suggestioni ispirate alla canzone e al folklore mediterraneo e latino americano. Al termine la serata prosegue con la musica di Andrea Live Music e Daniele.
Per il festival è possibile acquistare il carnet per i tre concerti al costo di 15 euro, 12 euro a prezzo ridotto, mentre il solo concerto serale viene proposto ad un prezzo di 12 euro (10 euro il ridotto). La riduzione è prevista per il pubblico tra i 18 e i 65 anni, mentre l’ingresso è gratuito per i bambini dai 10 anni in giù.
Domenica visite, rievocazioni e balli latini
La giornata di domenica 14 sarà dedicata all’apertura mensile del Castello e dell’Antica Parrocchiale. Le prenotazioni per le visite guidate, come sempre, sono aperte consultando il portale www.villadiverzuolo.it.
Per tutta la giornata nel parco va in scena “Verzuolo nel tempo: Romani e Liguri i primi verzuolesi”: viene allestito un campo storico a cura dell'associazione culturale verzuolese Orme della Storia, che propone un viaggio nel tempo, quando la collina era abitata dalle prime popolazioni stanziali. Saranno offerte dagli appassionati di storia e rievocazioni visite guidate e dimostrazioni, rivolte ad un pubblico di grandi e piccini. Sempre nel parco, al pomeriggio, la giornata proseguirà con balli di liscio e latino americani assieme a Piero, Elena e la Emotion Dance. A partire dalle 21.30, la serata di chiusura sarà dedicata ai balli caraibici, per tutto completo nell’estate.
Piatti “su misura”
Anche in occasione della seconda edizione della Sagra dell’Agnolotto e del Villuccio, gli stand gastronomici propongono “Scegli il tuo piatto preferito”, con la possibilità di comporre il proprio menù: i piatti proposti saranno l’agnolotto d’la Vila, gli affettati misti, l’arrosto con crema di verdure, l’insalata di farro, ceci e verdure, lo gnocco fritto con affettati, la guancia brasata al vino rosso, la lasagna vegetariana, le patatine fritte, il villuccio con gelato e la crostata.
Ai fornelli i volontari della Pro loco della Villa e di Verzuolo e l'azienda falicettese San&Bun; con il sempre supporto logistico e organizzativo assicurato dai Ciat ca rampignu: una grande squadra del gusto e del divertimento, che unisce decine di verzuolesi.
Gli stand apriranno a cena nelle giornate di sabato e pranzo e cena la domenica. È gradita la prenotazione al numero di telefono 351-4204004 o all’indirizzo pro.villa@virgilio.it. È anche possibile prenotare alla Cartoleria Era o al negozio El Mercà d’la Vila di Verzuolo.
Da visitare
Castello di Verzuolo. Il nucleo originario dell’attuale castello venne fatto costruire nel 1377 dal marchese Federico II sulle rovine del primitivo castello dell’XI secolo. I successori di questo marchese ingrandirono la costruzione e la resero la più solida roccaforte del Marchesato. Di forma quadrata, rinforzato agli angoli da quattro torri, di cui due quadrate e due rotonde, era circondato da fossati; le mura erano guarnite di merli ghibellini e un ponte levatoio isolava la fortezza principale dal cortile esterno. La stagione bellicosa del maniero si esaurì nel XV e fu trasformato in palazzo di villeggiatura, inaugurando la sua stagione più sontuosa che durò fino alla metà dell’Ottocento. La costruzione fu ristrutturata, il parco abbellito e ingrandito. Le severe stanze dell’antica fortezza furono trasformate in sale e saloni riccamente arredati e decorati e furono costruite due cappelle gentilizie sovrapposte nella torre di Valfrigida. I lavori furono svolti per volontà di Silvestro della Manta.
Antica Parrocchiale. L’Antica Parrocchiale dei Santi Filippo e Giacomo è inserita nel recinto fortificato del primo nucleo del borgo antico, documentato a metà dell’XI secolo, ai piedi del castello. Un portale ad arco a tutto sesto dà accesso al sagrato su cui prospetta la facciata.
La chiesa ha avuto una storia complessa come dimostra il palinsesto edilizio, peraltro scarsamente documentato dalle fonti. Dalla metà dell’XI secolo fino alla costituzione della diocesi di Saluzzo nel 1511 era dipendenza dell’abbazia benedettina di San benigno di Fruttuaria sotto la giurisdizione del vescovo di Torino. Nel 1819 la sede parrocchiale venne traslata nella chiesa dei Cappuccini, più a valle, in conseguenza dell’espansione dell’abitato verso la piana.
Dopo tale trasferimento l’antica parrocchiale fu abbandonata a se stessa, officiata soltanto in determinate ricorrenze. In essa aveva sede la Compagnia del SS.mo Rosario che provvedeva alle celebrazioni della festività della Madonna del Rosario nella prima decade di ottobre.
Chiesa della Confraternita. La Chiesa della Confraternita, costruita tra il 1728 e il 1749, si trova su piazza Buttini, vicino ai resti dell'antica porta Capala, che segnava l'inizio del Borgo medioevale di Verzuolo fino alla sua demolizione nel 1990. La chiesa attuale sostituisce un ospedale della carità del tardo Trecento e una precedente chiesa dedicata a Maria Santissima dell’Annunziata e della Concezione, dove nel 1942 fu fondata la Confraternita dei Disciplinanti Bianchi, da cui deriva il nome attuale.
Chiamata localmente "Crusà" per via della croce bianca che i Disciplinanti indossavano durante le processioni, la chiesa ha una facciata in cotto. Il portale ligneo raffigura l’Annunciazione.
L'interno della chiesa è a navata unica con due cappelle laterali. Una delle tele raffigura San Rocco e San Giuseppe che invocano la Vergine per proteggere Verzuolo dal morbo. L'interno riflette anche la storia di Verzuolo, con rappresentazioni delle principali emergenze architettoniche dell'epoca: castello, torre e santuario di Santa Cristina, eremo di San Grato e l'antica parrocchiale.
Dietro l'altare maggiore barocco si trova il coro ligneo del 1655, proveniente dalla chiesa precedente, con gli scranni che indicano l'ordine gerarchico dei membri della Confraternita dei "Crosati". Sopra il coro sono collocate tre ancone secentesche raffiguranti l’Annunciazione, San Giovanni Battista e San Francesco di Assisi.