Soltanto il 39.2% degli imperiesi riesce a raggiungere in meno di 15 minuti a piedi dalla propria abitazione un punto vendita alimentare. Il dato rappresenta uno degli indici utilizzati dal Sole 24 Ore per il progetto “Qualità della vita” volto a individuare i comuni italiani più “vivibili”.
Una percentuale che rispecchia la media nazionale, soltanto il 39% degli italiani, infatti, riesce a raggiungere a piedi in pochi minuti un negozio della grande distribuzione organizzata, come iper o supermercati, discount o minimarket, o del piccolo commercio al dettaglio, ad esempio panifici, macellerie, pescherie o fruttivendoli.
In Liguria la provincia più servita è Genova, che con il 57.9% ottiene una percentuale ben al di sopra della media nazionale. A seguire La Spezia, con il 42,8%, poi Savona (42.1%) e infine Imperia, al quarantesimo posto nella classifica nazionale. Le città più virtuose si collocano al Sud e nelle isole, sul podio si collocano Barletta-Andria-Trani (68.4%), Bari (63.7%) e Cagliari (63.4%). I territori meno serviti, invece, sono Belluno (21.7%), Rieti (22.8%) e Udine (24.2%).
L’indice si scompone in due sottoindici, permettendo di studiare l’accessibilità ai beni alimentari essenziali sia nell’area urbana, nel capoluogo, e in area extraurbana. A Imperia città, quindi, il dato riguardante i supermercati è ben più che positivo, con una percentuale del 52,4%, si contano 7 negozi di grande distribuzione ogni 10 chilometri, mentre per gli altri comuni della provincia la percentuale si abbassa al 36.7%. In città, infine, mentre abbondano i supermercati sono meno i negozi di vendita al dettaglio, la percentuale nel capoluogo è del 40.1%, del 38.1% negli altri comuni.