Che i collegamenti ferroviari liguri siano indietro di decenni è cosa nota. Non bastano investimenti, convogli rinnovati, lavori annunciati, progetti ipotetici: spostarsi in treno in Liguria è un’avventura spesso poco piacevole. Lo è per i pendolari, lo è per chi sceglie la ferrovia per andare al mare partendo da Piemonte e Lombardia.
Tempi biblici, ritardi e un servizio spesso inadeguato per andare incontro alle esigenze dei turisti che, comprensibilmente, vogliono muoversi anche durante il weekend e, in estate, fino a ora tarda. Cosa spesso difficile, se non impossibile.
Ora le criticità del trasporto su ferro in Liguria non sono solamente teoria, ma trovano corpo e fondamento in uno dei passaggi maggiormente sottolineati durante la presentazione del Forum Liguria 2030.
Il raffronto è chiaro, lampante. In numeri non lasciano scampo e viaggiano su tre assi: Milano-Bologna, Milano-Imperia e Milano-La Spezia. Tre tratte per un confronto impietoso. Stessi chilometri di distanza, tempi di percorrenza impietosamente diversi.
Veniamo ai numeri.
Milano e Imperia distano 241 km (+12% rispetto a Milano - Bologna), mentre tra Milano e La Spezia ci sono 225 km (+5% rispetto Milano - Bologna). Di fatto le tre tratte sono simili, le separano pochi chilometri. Ma i tempi di percorrenza sono clamorosamente diversi. In media per andare in treno da Milano a Imperia servono 3 ore e 28 minuti un notevole +250% rispetto a Milano-Bologna e, soprattutto, solo un -22,9% rispetto al 1980. Per la tratta tra Milano e La Spezia, invece, servono mediamente 3 ore e 16 minuti, +227% rispetto a Milano-Bologna e solo -23,1% rispetto al 1980. Infine, per avere un’idea di cosa significhi spostarsi in tempi coerenti con il 2024, basta prendere atto della percorrenza media tra Milano e Bologna: 60 minuti (e un -50% rispetto al 1980).
Vero è che tra la pianura Padana e la Liguria ci sono enormi differenze orografiche e di mezzo c’è un Appennino, ma è altrettanto vero che negli anni poco o nulla è stato fatto per aggiornare infrastrutture (come anche l’autostrada) rimaste praticamente identiche dalla loro nascita. Si pensi solo che ad oggi, nel 2024, si sta ancora ragionando del raddoppio della ferrovia in direzione Ponente. Ora, grazie al report Liguria 2030, ci sono anche i numeri a testimoniare la necessità di un passo avanti.