!["Chiese e campanili. Tra gli ulivi delle Valli Prino e Caramagna", nella chiesa di Nostra Signora di Loreto la presentazione del libro di Giovanni Dolla](https://www.lavocediimperia.it/typo3temp/pics/c_6d806b0b90.png ""Chiese e campanili. Tra gli ulivi delle Valli Prino e Caramagna", nella chiesa di Nostra Signora di Loreto la presentazione del libro di Giovanni Dolla")
![Il Premio San Leonardo a Roberta Ramoino: "Un riconoscimento per il nostro lavoro svolto con dedizione e impegno"](https://www.lavocediimperia.it/typo3temp/pics/c_b4994403fd.jpg "Il Premio San Leonardo a Roberta Ramoino: "Un riconoscimento per il nostro lavoro svolto con dedizione e impegno"")
![Al "Pino Valle" nel fine settimana meeting di rugby giovanile](https://www.lavocediimperia.it/typo3temp/pics/u_e3f9a12a8a.jpg "Al "Pino Valle" nel fine settimana meeting di rugby giovanile")
Undicimila chilometri separano il Barrio de Belgrano di Buenos Aires e Costa d’Oneglia, piccolo borgo alle spalle di Imperia. Che cosa uniscono la Capitale dell’Argentina e il paesino, frazione di Imperia?
La bandiera inventata dal generale Manuel Belgrano, un personaggio storico che ogni anno, d’estate, viene celebrato proprio a Costa d’Oneglia tra sfilate, orazioni e ricordi. Una “Notte Bianca” quella andata in scena sabato sera che ha avuto il sapore anche di “albiceleste”, i coloro di quel vessillo di cui gli argentini vanno fieri sventolandolo in ogni angolo del mondo.
Musica, danze e mostre hanno animato una serata speciale organizzata dal Circolo culturale Manuel Belgrano. Una festa lunga un chilometro quasi a voler ricordare quel Barrio de Belgrano, quartiere storico della Capitale Argentina tra le suggestive piazzette e il lungo caruggio medievale del centro storico di una frazione immersa tra gli ulivi ma che vive anche di mare proprio come Buenos Aires.
Una festa popolare che ha anche un obiettivo importante: rendere vivo il turismo delle radici, di quei migranti che il secolo scorso hanno cercato fortuna proprio a 11 mila chilometri di distanza al di là dell’Oceano.
E per vivere quelle pagine di storia ingiallite o se preferite “celesti” a Costa d’Oneglia si è voluto rendere omaggio all’Argentina con il "Tango Migrante" by Etnotango Friends e Protango e con la mostra "Tanghitudine”, illustrazioni di autori vari e dipinti di Claudio Cullino.
Ad aprire la serata è stato lo spettacolo 100 FIORI BIANCHI PER M. BELGRANO 2024 di Flor Labiano y Hernan Rodriguez, seguita dalla fisarmonica di Gianni Martini, quindi dal l'esibizione di Tiziana Ignazzi e Marco Cavalli, dalla milonga di Angie e Concy e dal tangoteatro con Mario Brusa e Alessandro y Anna.
Piazza Duomo come Buenos Aires con una serata che è proseguita con il concerto dei THE WAVERS 51, con Eagles Experience, The Fam Rock’n Roll Power Trio, Impervia, CHARTLOTrio, Trombasolo, Il Cielo d’Irlanda, i cantautori Puglia e Matteo Franconi, e tutti a ballare con i Dj set di We Are For Beat (Gliso & Michele K) e Kill Time & OTK.
