I fiumi sono stati l’ambiente naturale che più di ogni altro ci ha permesso di diventare ciò che siamo. Se solo ricordassimo come vita, sviluppo sociale, tecnologico e culturale dell’umanità sono stati possibili grazie alle loro acque, anche se sovente li usiamo e ne abusiamo, ne stravolgiamo la rete e la biodiversità. La riqualificazione dei corsi d’acqua è strategica per contrastare gli effetti del cambiamento climatico.
La crisi climatica è ormai un dato di fatto; ma il vero nocciolo del problema non è tanto il negazionismo, quanto l’idea largamente diffusa che si possa affrontare adeguatamente il cambiamento climatico, continuando a cementificare i suoli e gli alvei, abbattere alberi come se ciò non fosse una concausa e certamente un elemento di accelerazione degli effetti.
Allora, come mettere in campo un’inversione di rotta, per passare dalla programmazione delle grandi opere, alla pianificazione e gestione dei bisogni? Solo avendo a riferimento un quadro dei fabbisogni, ha senso interrogarsi sulle strategie opportune, che non aggravino le crisi in corso, da adottare per assicurarsi la necessaria disponibilità idrica. I nostri torrenti hanno sete, ma le dighe, gli sbarramenti, possono aggravarla.
Ne parliamo sabato 29 giugno alle 9:45 al convegno “L’acqua è vita. Crisi idrica e le possibili soluzioni”, presso la Biblioteca civica Leonardo Lagorio di Imperia, insieme al dott. Andrea Mandarino, ricercatore in Geografia Fisica e Geomorfologia all’Università degli Studi di Genova, consigliere dell’Ente di Gestione delle Aree Protette del Po Piemontese, consigliere del Centro Italiano per la Riqualificazione Fluviale; insieme al geologo Raffaello Anfossi, ex dipendente presso Enti locali (Regione Liguria e Provincia di Imperia), con competenze in materia di pianificazione territoriale, risorse idriche, dissesto idrogeologico e protezione civile; ed infine insieme all’attivista sociale con una lunga esperienza sindacale, Corrado Oddi, membro del Coordinamento nazionale del Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua, di cui è stato tra i fondatori nel 2006 e tra i promotori dei referendum sull'acqua pubblica del 2011.
E’ in questo contesto, che nell’incombere del cambiamento del clima, vogliamo portare un clima di cambiamento, uno spazio aperto, insieme ad alcuni esperti per approfondire i saperi e facilitare il confronto collettivo. La cittadinanza, sindaci e le Amministrazioni comunali sono cordialmente invitati.
Promosso da: Acli Sanremo, A.I.FO. Imperia, Anpi Arma-Taggia, Arci Imperia, Attac Imperia, Casa Balestra, Ci Siamo in difesa dei beni comuni, CI-CA -Collettivo Italia-Centro America, CimAP - Coordinamento imperiese Acqua Pubblica, Cittadinanzattiva Imperia, Club per l’Unesco di Sanremo ODV, Csa La Talpa e l’Orologio, Fridays For Future Ventimiglia, Italia Nostra Ponente Ligure , Non Una Di Meno Ponente Ligure, Ortinsieme, Popoli in Arte ODV, Società della Cura , Teatro dell’Attrito, USB Imperia, XXV Aprile Intemelia.