Un occhio al cielo. Le previsioni meteo a cura di Stefano Sciandra

Il Gobbo, l'arrivo dei Galli e un pizzico di nostalgia con le Azzorre. Sono questi i tre elementi, che indicativamente, caratterizzeranno i prossimi sette giorni. Andiamo con ordine.

Il Gobbo, da buon inquilino del bacino del Mediterraneo è pronto a dare una netta frustata che si tradurrà nella prima autentica ondata di caldo di quest'estate anche se per il Centro, ma soprattutto per il Meridione, in realtà si tratterà solo di una prosecuzione di un trend.

(Un colosso d'argilla il mastodontico anticiclone africano, potrebbe letteralmente collassare nel fine settimana con un crollo termico che coinvolgerebbe l'intera Penisola. Anche il modello europeo avvicina quello americano. Tra 48 ore gli scenari saranno più chiari)

La differenza sta appunto nel fatto che questa volta sarà coinvolto tutto lo Stivale con il catino padano e con l'Emilia Romagna pronti a sperimentare temperature molto elevate. L'isoterma a 1500 m di 25°, e in alcuni zone anche superiore, sta a significare che al suolo si raggiungeranno i 40°, vedasi Sardegna.

Andrà un po' meglio sull'estremo Nord Ovest e sulla Liguria dove non si raggiungeranno questi valori ma faremo i conti con i primi 30° stagionali a portata di mano. La fase centrale di questo importante rialzo termico si articolerà tra mercoledì e venerdì.

Oggi i termometri inizieranno a salire anche nella nostra provincia contestualmente a una decisa ripresa della ventilazione. La durata di questa imponente bolla anticiclonica è destinata a essere interrotta all'alba del prossimo fine settimana.

Ecco entrare qui in scena il secondo elemento: l'arrivo dei Galli. Questo perché dalla Francia giungeranno le infiltrazioni fresche di quella depressione che ha agito sulla Spagna ed è stata causa di questa avvezione di area sahariana sull'Italia.

Tutto ciò produrrà il solito risultato ponendo sul ring l'aria fresca e quella terribilmente rovente depositata sulla pianura padana per dare luogo ai consueti temporali. Resta da capire quale sarà l'intensità di questi fenomeni ma da venerdì è necessario prestare la massima attenzione per eventi potenzialmente molto pericolosi al Nord. Il contrasto tra le due masse d'aria sarà estremo con rovesciamento al suolo di temporali e grandine.

Fortunatamente la Liguria e l'Imperiese appaiono fuori da questi scenari. In ogni caso la deriva afosa, sul Nord verrebbe arginata già a partire da sabato mentre su Centro e Sud è ancora tutto da valutare. Il terzo elemento, quello nostalgico, è l'arrivo dell'anticiclone delle Azzorre, già inquadrato sulle varie mappe, la cui estensione sarà poi responsabile anche della intensità dei comunque previsti temporali del fine settimana. Dopo la sfuriata temporalesca lo stesso contributo Azzorriano potrebbe garantire una condizione abbastanza ideale ovvero con un caldo sopportabile e consono al periodo almeno nell'immediato.

Stante la moltitudine di queste situazioni aggiorneremo il quadro già giovedì per analizzare la convergenza modellistica sui temporali in arrivo venerdì. Al momento è il modello di oltreoceano GFS a contemplare le situazioni più preoccupanti proponendo anche una recrudescenza tra sabato e domenica.

Uno scenario che appare un po' estremo soprattutto per questo secondo passaggio. Sintetizzando per l'imperiese: oggi giornata soleggiata con ventilazione in aumento, domani cielo maggiormente nuvoloso a partire dall'ora di.pranzo, giovedì copertura nuvolosa estesa, probabile presenza di sabbia in sospensione e qualche possibilità di precipitazione nel medio entroterra.

Temperature in costante aumento sia nei valori minimi sia in quelli massimi.