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Calcio | 31 maggio 2024, 14:54

L’Imperia calcio può ripartire con un progetto (e soldi) spagnoli ma sorgono difficoltà

Per il trasferimento dei capitali dal paese iberico all’Italia. Cometto "Mi assumo la responsabilità morale nei confronti dell'attuale proprietà"

L’Imperia calcio può ripartire con un progetto (e soldi) spagnoli ma sorgono difficoltà

Sono ore decisive per il futuro dell’Imperia calcio.  Se tra l’8 e il 12 luglio è fissata la scadenza per l’iscrizione della squadra al prossimo campionato di serie D, ed entro quella data servirà anche versare la fideiussione ed eventuali emolumenti mancanti ai giocatori per la passata stagione, per il passaggio delle quote societarie, invece, il tempo stringe irrimediabilmente.

Il gruppo spagnolo legato a quello che fino a pochi giorni fa era il presidente in pectore destinato a succedere a Fabrizio Gramondo, l’ingauno Cesare Cometto e all’ex portiere Edoardo Siracusa, argentino di origine e procuratore e mediatore di calciatori in particolare col paese del Sud America, stava acquisendo, infatti, il pacchetto azionario del club nerazzurro. Ma sarebbero sorti problemi di carattere burocratico di non facile soluzione per il trasferimento dei capitali in Italia, quantomeno di una prima tranche di 100mila euro.

Lo conferma a La Voce lo stesso Cometto che sgombra anche il campo da rumors che attribuiscono lo stop alla mancata volontà di chiudere da parte dell'attuale dirigenza: "Inutile nascondere che fino a 10 giorni fa ero ottimista sulla chiusura, oggi lo sono molto meno. Gli attuali dirigenti non c'entrano, anzi, mi sento moralmente in colpa nei loro confronti per aver fatto venire meno altre possibilità. Purtroppo sono sorti problemi di carattere burocratico indipendenti dalla mia volontà".    

La Triade Gramondo-Ramoino- Ciccione, aveva dunque, deciso di passare la mano agli spagnoli, proprietari di una squadra di serie B nel paese iberico, diventati gli interlocutori privilegiati, lavorando sotto traccia, sino al probabile closing, per usare un termine che va di moda ora.

Gli obiettivi principali prevedevano la riorganizzazione del club e lo sviluppo del legame con la città. Se Cesare Cometto era destinato a ricoprire la carica di presidente, la poltrona di direttore generale doveva essere di Giancarlo Riolfo, il tecnico andorese che avrebbe anche il compito di dare nuova linfa al settore giovanile.

Per la panchina in bilico la posizione di Pietro Buttu, ma tutto sarebbe dipeso dal buon esito della trattativa che, secondo Cometto appare molto più lontano che fino a pochi giorni fa. Già si era pensato a  una presentazione pubblica del progetto, come avevamo auspicato dalle colonne de La Voce,  in un noto locale cittadino.

Diego David

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