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Attualità | 29 maggio 2024, 18:58

Caso autovelox, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto sulle modalità di collocazione e utilizzo delle apparecchiature per il controllo della velocità

Rimane tuttavia il nodo dell'omologazione dopo l’intervento della Cassazione che ha stabilito che, se gli autovelox non sono muniti di omologazione sono inutilizzabili perché inattendibili

Caso autovelox, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto sulle modalità di collocazione e utilizzo delle apparecchiature per il controllo della velocità

Diventano legge le modalità di collocazione e utilizzo degli autovelox. Sulla Gazzetta Ufficiale, infatti, è stato pubblicato il nuovo decreto che cerca in qualche modo di mettere ordine alla giungla di decisioni da parte degli enti pubblici, compresi quelli della provincia di Imperia. 

Fra le principali novità c'è quella della collocazione degli autovelox: la scelta dei tratti di strada sui quali collocare i dispositivi va individuata con provvedimento del prefetto. Inoltre viene fissata per la prima volta la distanza minima che deve intercorrere tra un dispositivo e l’altro in modo da evitare che ce ne siano troppi. Fuori dai centri abitati il segnale che impone il limite di velocità deve essere collocato almeno un km prima del dispositivo e la velocità massima individuata non deve essere inferiore di oltre 20 km/h rispetto a quella massima generalizzata, "salvo specifiche e motivate deroghe". Per esempio, sulle strade extraurbane principali, dove è previsto un limite di 110 km/h, "il dispositivo può essere utilizzato solo se il limite di velocità è fissato ad almeno 90 km/h, ma non per limiti inferiori".

Ma gli autovelox non si potranno utilizzare dove esiste un limite di velocità eccessivamente ridotto: nelle strade urbane, dove è fissato a 50 km/h, non potrà essere collocato.

Infine, il decreto precisa che l’utilizzo di dispositivi a bordo di un veicolo in movimento è consentito solo se c’è la contestazione immediata, altrimenti dovranno essere scelte postazioni fisse o mobili, debitamente visibili.

Rimane tuttavia il nodo dell'omologazione: dallo scorso aprile una sentenza della Cassazione ha stabilito che, se gli autovelox non sono muniti di decreto di omologazione emesso dal ministero dei Trasporti, i dati che hanno rilevato sono inutilizzabili perché inattendibili.

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