Attualità - 25 maggio 2024, 13:08

Compie sette anni di vita la Casa Madre Ada di Imperia che accoglie donne vittime di violenza sessuale

Sono tredici le ragazze e tredici i bambini accolti e seguiti dagli educatori nella Locanda del Buon Samaritano

Tredici donne, tredici bambini. Il più piccolo ha solo un mese. Sono i numeri della Casa Madre Ada di Imperia che dal 2017 vuole essere un punto di riferimento per le giovani mamme e i lori bimbi.

Una realtà in crescita quella ospitata nella Locanda del Buon Samaritano di Imperia che opera sotto l’egida della Diocesi di Albenga-Imperia. La struttura ha accolto in tutti questi anni giovani donne vittime di sfruttamento sessuale. Il lavoro del team della Casa Madre Ada è quello di prevenire la tratta e di supportare le donne che sono state vittime di sfruttamento sessuale attraverso un’opera rieducativa. L’interno di Casa Madre Ada è stato riprogettato con uno spazio ludico adeguato anche per i bambini ospiti della struttura. Esiste un angolo morbido dedicato alla lettura, una zona per i lattanti dove possano scoprire e sperimentare attività di vario genere già dai primi mesi di vita, una zona dedicata ai travasi con materiali naturali come pigne, foglie, rami e infine un angolo dedicato alle attività grafico-pittoriche e manipolative.

Occuparsi dello spazio è il punto di partenza per avviare ogni progetto relativo ad un servizio dedicato ai bambini e alle loro mamme: spazi belli, curati, appropriati e coerenti con i bisogni delle bambine e dei bambini nel loro percorso di crescita. La costellazione di esperienze possibili offerte dall’ambiente promuove l’apprendimento esplorativo, l’orientamento, l’autonomia e la sensibilità estetica.  La comunità Casa Madre Ada vuole essere una casa, un focolare, luogo che da calore e luce.