Imperia Città - 22 maggio 2024, 13:12

Cold case, Indellicati: "A cosa serve l'Oei e perché il processo potrebbe trasferirsi in Svezia"

Il processo in corso in Corte d'Assise in corso a Imperia a carico di Salvatore Aldobrandi, il pizzaiolo accusato dell'omicidio volontario di Sargonia Dankha

Il processo in corso in Corte d'Assise a Imperia  a carico di Salvatore Aldobrandi, il pizzaiolo sanremese accusato di omicidio volontario di Sargonia Dankha, la ragazza svedese di ventun anni sparita il 13 novembre 1995 a Linkoping, in Svezia, aggravato dai motivi abietti e futili potrebbe proseguire in trasferta, appunto, nel paese scandinavo.

La Corte presieduta dal giudice Carlo Alberto Indellicati, ha attivato, infatti, il canale di cooperazione giudiziaria europea, richiedendo un 'Oei', un ordine europeo di indagine, per poter continuare l'audizione dei testi direttamente nel loro paese di  e facilitare così il processo.

"Attendiamo precisa Indellicati - la risposta delle autorità giudiziarie svedesi. Perché andare in Svezia? Abbiamo chiesto la collaborazione a causa della assoluta particolarità del caso e per avere la possibilità di ascoltare in presa diretta i testimoni, una trentina, che altrimenti  bisognerebbe ascoltare in Italia, oppure, con tutte le difficoltà tecniche del caso in teleconferenza. Tralasciando il fatto che noi non abbiamo alcuna autorità per costringerli a venire. In teoria i giudici svedesi se accogliessero la nostra istanza avrebbero la possibilità di svolgere il lavoro in autonomia ma riteniamo probabile che ci consentano di poter assistere e interagire coi testimoni. In caso di accoglienza dell'istanza dovremo restare in Svezia almeno una decina di giorni. La Corte si trasferirebbe ma senza i giudici popolari".     

La prossima udienza è programmata per il 18 giugno, entro quella data è atteso il pronunciamento dei giudici svedesi.