Si è tenuta, domenica 19 maggio a Oliveto di Imperia la festa in onore di San Isidoro Agricoltore, compatrono della piccola frazione di Imperia.
San Isidro Labradòr (labradòr = contadino), come dicono in Spagna (o anche semplicemente "el Santo Labradòr"), è patrono dei contadini, dei raccolti, dei campi, degli attrezzi agricoli, e come tale la sua fama si diffuse prima in Spagna e nelle sue colonie americane e quindi in molti Paesi europei.
La devozione al Santo venne portata ad Oliveto a metà ‘600 dai fratelli Nicola e Giacomo Berio che in gioventù erano emigrati per lavoro in Spagna. Essendo un santo contadino, il suo culto trovò accoglienza nel paese, dove gli abitanti, dediti all’agricoltura lo sentivano molto vicino. Nella chiesa parrocchiale di San Bernardo si conserva ancora un pregiato quadro settecentesco di grandi dimensioni raffigurante Sant’Isidoro.
La celebrazione è iniziata alle 16 con la Messa, presieduta dal Parroco Joseph Arockiasamy coadiuvato dal diacono Ivo Ghiglione, alla quale ha fatto seguito la processione per le vie del paese con le reliquie e la Statua del Santo.
Si sono rinnovati due antichi riti: la tradizionale benedizione dei campi con la reliquia del Santo e la benedizione delle acque del Rio Oliveto con l’acqua benedetta. Si tratta di un rito antico che si conserva in pochissime comunità.
Hanno partecipato la Confraternita del Rosario di Oliveto (fondata nel 1834) e alcune confraternite imperiesi, del Dianese e della Val Prino. Al termine è stato offerto un rinfresco organizzato dalla popolazione a base di prodotti culinari tipicamente liguri.
Sempre nello stesso giorno è stata allestita, nei carruggi del paese, a cura della Confraternita del Rosario, una mostra di attrezzi agricoli di ieri e di oggi e foto dei lavori nei campi.