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Politica | 15 maggio 2024, 15:35

Aumento delle tariffe di Rivieracqua: il Partito Democratico "La retroattività è illegittima"

Verranno presentati esposti ad Arera ed Agcom per evitare che almeno le tariffe non vengano aumentate nel 2022 e 2023. Pronto anche un Odg in Consiglio provinciale per venerdì

Aumento delle tariffe di Rivieracqua: il Partito Democratico "La retroattività è illegittima"

Parte un’azione del Partito Democratico, in tutta l provincia di Imperia, contro la retroattività delle bollette inviate in queste ultime settimane da Rivieracqua. Un tema particolarmente sentito da tutti i cittadini e dalle attività produttive.

Il Pd sostiene che le bollette non siano legittime, visto che gli aumenti non riguardano solo le ultime bollette ma anche quelle del 2023 e del 2022. La prima azione che il partito vorrebbe mettere in campo è un esposto ad Arera, in particolare su due contestazioni.

La prima riguarda il fatto che l’Ato Idrico ha applicato gli aumenti con una delibera del mese di ottobre dello scorso anno, utilizzando una procedura ordinaria. Una prassi illegittima perché già attivata precedentemente dal Commissario ad acta Checcucci nel gennaio 2022 per il biennio successivo. La seconda riguarda la decisione presa nell’ottobre 2023, con una delibera ordinaria che ha adeguato le tariffe, stabilendo che dovevano essere applicate sempre nel 2022 e 2023. Le tariffe sono adeguabili secondo Area, ma deve essere attivata una procedura straordinaria. Questo non sarebbe stato fatto. In pratica la delibera non può valere per il passato ma solo per il futuro.

“L’illegittimità, quindi, risiede nel fatto – sottolinea il Pd – perché, pur esistendo la procedura, non è stata messa in atto in modo corretto e non è stata chiesta l’autorizzazione o, forse, non è stata ottenuta”. Il Pd prevede di presentare un esposto ad Arera ma ne sta valutando uno anche all’AgCom: “Perché gli aumenti non rispetterebbero determinate regole del settore. La stessa AgCom ha multato alcune aziende pubblico-private per casi simili”.

Nei prossimi giorni potrebbe anche essere lanciata una segnalazione cumulativa (una sorte di ‘class action’): “Noi faremo partire una petizione on line (su change.org) ha detto il segretario del Pd provinciale, Cristian Quesadaattivando un numero whatsapp (0183961321), affinchè gli utenti ci inviino carta d’identità e ultima bolletta, per poter aderire. Facciamo da qui un appello ai sindaci e ai candidati a primo cittadino per questa battaglia che è di tutti. Venerdì prossimo, in Consiglio provinciale, presenterò un ordine del giorno (QUI), per chiedere una moratoria che blocchi la retroattività delle bollette ma anche all’assise di esprimersi sull’argomento”.

All’appello ha già risposto positivamente il candidato a sindaco di Sanremo Fulvio Fellegara: “Lancio il mio di appello a tutti i candidati – ha detto – sia di Sanremo che degli altri comuni, ma anche ai sindaci. A loro chiedo di firmare il nostro appello, per chiedere la sospensione delle bollette fino al pronunciamento del Tar. Non posso pensare che Claudio Scajola non abbia pensato alla ‘macelleria sociale’ che stava creando. Il fatto che si sia andati avanti lo stesso, la dice lunga sulla volontà di indebolire Rivieracqua, in modo da agevolare l’ingresso del socio privato. E’ un disegno premeditato, confermato dalla scellerata scelta sulla retroattività delle bollette. Gli incassi dei prossimi tre anni, di oltre 30 milioni di euro, per Rivieracqua, potrebbero consentire di avere accesso alla Cassa Depositi e Prestiti e spalmare i debiti in 10 o 20 anni”.

Dal Pd viene chiesto di non firmare il riconoscimento del debito da parte degli utenti, in caso di richiesta di rateizzazione.

Carlo Alessi

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