Iren lancia un audit interno, che nelle prossime ore potrebbe diventare anche esterno avvalendosi di professionisti indipendenti, su ogni attività svolta da Paolo Emilio Signorini nel corso dei nove mesi in cui ha operato da amministratore delegato e direttore generale della multiutility.
Finito in carcere per corruzione nell’ambito dell’inchiesta giudiziaria (che in Liguria vede coinvolti, tra gli altri, il governatore Giovanni Toti e il terminalista Aldo Spinelli) per attività svolte quando era presidente dell’Autorità portuale di Genova e Savona, Signorini è già stato sospeso da tutti gli incarichi ed emolumenti dopo lo scandalo, a tutela dell’azienda.
L’ex numero uno del porto resta, tuttavia, un dipendente (dirigente) della società controllata dai Comuni di Genova, Torino e Reggio Emilia e pertanto si è deciso di avviare un audit interno, rivelano fonti vicine al dossier, che potrebbe presto essere potenziato con il supporto di professionisti indipendenti esterni.
Il tema sarà discusso oggi in consiglio di amministrazioneconvocato dal presidente Luca Dal Fabbro.