"Siamo alla resa dei conti e tutti i nodi vengono al pettine. Ci hanno definiti 'rompiscatole', 'visionari' e anche '… gente da prigione", commenta così il consigliere del Partito Democratico Ivan Bracco sui i social gli arresti avvenuti in mattinata.
Le parole di Bracco si riferiscono al "fuori onda" dello scorso consiglio comunale quando il sindaco Claudio Scajola ha commentato, rivolgendosi al consigliere Pd: “Ma è da fiera del mobile il livello di questo qui, da bar, da prigione”
"Il tempo è galantuomo, e le manette sono arrivate, ma per altri personaggi della politica. L’arresto di Giovanni Toti è un colpo di scena inaspettato? Non ci pronunciamo. Noi ci battiamo per la trasparenza della pubblica amministrazione, per il rispetto delle regole e per fare in modo che i singoli cittadini e le Associazioni partecipino direttamente alle scelte. Toti è diventato il “padrone” indisturbato della Liguria facendo comunella con personaggi di dubbia moralità. La provincia di Imperia non è immune da 'patti d’acciaio' che emergono chiari sia sul fronte del Capoluogo e che dai recenti accordi per la prossima consultazione elettorale a Sanremo in occasione della quale il candidato Sindaco Mager ha dichiarato, in occasione dell’apertura del suo point, che 'la componente civica riconducibile alla figura del Presidente Giovanni Toti è convogliata nel gruppo Forum, il quale si è chiaramente espresso a mio favore'.
E’ chiaro ed innegabile come i 'moderati' della famiglia Scajola e di Giovanni Toti abbiano lavorato senza sosta in nome del 'pigliamoci tutto'. Da tempo abbiamo denunciato pubblicamente i tanti finanziamenti giunti da Roma e da Genova al solo scopo di fare vetrina per ipnotizzare con false promesse e opere inutili gli ignari cittadini. Toti ha distrutto la sanità ligure con milioni sottratti agli ospedali pubblici per favorire i privati. Il 'Saint Charles' di Bordighera è l’esempio lampante di una politica assurda e vergognosa in attesa di mettere a segno il 'colpaccio' di Imperia.
Il blitz della Guardia di Finanza di stamattina con i tanti arresti ordinati dalla magistratura vedono ancora una volta nomi noti alle cronache e, guarda caso, i porti. E allora viene spontaneo chiederci cosa ci sia dietro l’intenzione di privatizzare il bacino di Imperia e cosa veramente stia succedendo per il 'GO', la società di gestione di porto e parcheggi della nostra città. Noi 'allarmisti', 'visionari' ,'distruttivi', noi 'da carcere', oggi doverosamente chiediamo ai cittadini di Imperia e di tutta la Provincia di aprire gli occhi una volta per tutte, di non negare l’innegabile.
Ci diranno, per l’ennesima volta, che la 'giustizia a orologeria' è scattata. Affermeranno che molti cittadini sono stati intercettati, che gli investigatori vagheggiano e colpiscono poveri innocenti. Ma per gli arresti scattati oggi si parla di voto di scambio, di collusioni con il malaffare, e chiare agevolazioni mafiose, fenomeni che, a dispetto di quanto protestato dalla maggioranza Scajolana e dai suoi simpatizzanti al fine di evitare in ogni modo la creazione di una evidentemente scomoda Commissione, sono palesemente radicati più di quanto si possa anche solo pensare!".