La giornata è cominciata così: Ordinanza cautelare notificata a Toti in hotel a Sanremo
L'ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari è stata notificata dalla Guardia di finanza al governatore Giovanni Toti in un hotel di Sanremo. Il governatore questa mattina avrebbe dovuto partecipare a una conferenza stampa. Gli uomini della Guardia di finanza hanno atteso il governatore dandogli il tempo di prepararsi. Quando è sceso l'hanno accompagnato all'esterno dell'hotel dove si trovavano le auto delle fiamme gialle.
19.30 Il giro di corruzione tra Toti e Spinelli a bordo di uno yacht. Il governatore intercettato: "Ora che ci sono le elezioni, abbiamo bisogno di una mano”
Nelle 650 pagine dell'ordinanza di custodia cautelare il gip genovese ha messo nero su bianco tutti gli elementi che oggi hanno visto finire il governatore ai domiciliari: "In alcuni casi era Toti esplicitamente a chiedere il finanziamento"
19.05 La replica di Esselunga: "Sull'indagine che, tra gli altri, coinvolge anche Francesco Moncada, consigliere di amministrazione di Esselunga, il colosso dei supermercati ha diramato una nota in cui sostiene "che il proprio management ha sempre agito correttamente ed esprime fiducia nell'operato della magistratura auspicando che si faccia tempestivamente chiarezza sui fatti".
19.03 Alessandro Mager: "Operazione verità: da Toti è con me a Toti è con te, è un attimo"
"Ripongo ovviamente massima fiducia nella Magistratura. Pur non avendo mai incontrato personalmente il Presidente Toti, sono molto dispiaciuto dal punto di vista umano per la vicenda giudiziaria che lo ha coinvolto. Mi disturba che - a distanza di neanche 24 ore - il candidato Sindaco Rolando o chi per lui e a nome suo, che è stato uno dei fondatori di Cambiamo e che a gennaio ha dichiarato "Toti è con me", dichiari di voler rimarcare la distanza in queste elezioni dal Presidente della Regione. Peraltro mistificando quanto accaduto, affermando cioè che Toti avrebbe "sostenuto personalmente la candidatura civica di Mager", mentre invece egli non ha dato alcuna indicazione, lasciando piena libertà in sede locale. Questa è la verità dei fatti e chi afferma diversamente mente consapevolmente a meri fini elettorali".
19 "Da tre anni ho combattuto contro i mulini a vento da solo", Il "rivale" di sempre Ferruccio Sansa consigliere regionale di opposizione
"Io ve lo avevo detto. In perfetta solitudine. Da anni. Non si è mai contenti quando una persona viene arrestata, ma è successo proprio quello che dicevo dal 2020: è scoppiata la bomba dei finanziamenti a Toti. Al centrodestra. È scoppiato un sistema di potere. Oggi riguardavo i miei interventi in Consiglio del 2021. I post. Decine di post. C'era un totale corto circuito tra denaro e potere. Al di là dei risvolti penali. C'era già una colossale questione di opportunità. Un enorme conflitto di interessi. Sponsorizzazioni, concessioni, autorizzazioni pubbliche, rapporti con la stampa.
C'era il ruolo del presidente del Porto, Paolo Emilio Signorini. C'era quel vecchio volpone di Aldo Spinelli che da sempre flirta con il potere di sinistra e di destra. C'erano sponsor ingombranti come Esselunga.
Era sotto gli occhi di tutti, ma nessuno parlava. Io lo dicevo. In solitudine".
18.59 Perquisizioni in casa Toti e uffici Consiglio regionale. Sono in corso le perquisizioni nell’abitazione genovese di piazza Piccapietra, dove è domiciliato il Governatore della Liguria. Parallelamente alla perquisizione domiciliare in casa di Giovanni Toti, i militari delle Fiamme Gialle stanno perquisendo, su delega della Direzione distrettuale antimafia di Genova, alcuni uffici del consiglio Regionale ligure, tra cui quello del capo di Gabinetto Matteo Cozzani, arrestato con l’accusa di scambio politico mafioso di voti. Il Governatore della Liguria ha nominato come avvocato difensore, Stefano Savi, noto penalista di Genova.
Una vicenda giudiziaria che avrà ricadute evidenti dal punto di vista politico. A partire dalla guida della Regione Liguria. Ci saranno valutazioni sulla legge Severino. In caso di dimissioni del presidente, Piana, della Lega, reggerà la carica fino alle elezioni regionali anticipate.
Il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti è uscito dopo quattro ore dalla caserma del comando provinciale della Guardia di finanza di Genova. Il governatore è indagato per corruzione ed è agli arresti domiciliari, come stabilito dall’ordinanza di custodia cautelare emessa dalla procura locale che ha riguardato anche altri nove soggetti.
18.47 Atti all'antimafia
La commissione parlamentare Antimafia ha chiesto l'acquisizione degli atti dell'inchiesta della Dda genovese
18.45 Nell’ordinanza di custodia cautelare, come riporta il Corriere della Sera, compare anche l’intercettazione: “Ok alla pratica edilizia di tuo figlio a Celle...”
Secondo l’accusa Toti avrebbe chiesto “una mano” a “diversi imprenditori” mettendo “a disposizione la propria funzione, i propri poteri e il proprio ruolo, in favore di interessi privati” per quattro appuntamenti elettorali. "In occasione e in concomitanza di ciascuna delle 4 competizioni elettorali che si sono susseguite nell'arco temporale dell'indagine (circa otto mesi) - scrive la gip Paola Faggioni - cioè le amministrative di Savona (ottobre 2021), le amministrative di Genova (giugno 2022), le politiche nazionali (25 settembre 2022), le amministrative di Ventimiglia e Sarzana (maggio 2023), Toti, pressato dalla necessità di reperire fondi per affrontare la campagna elettorale, ha messo a disposizione la propria funzione, i propri poteri e il proprio ruolo in favore di interessi privati in cambio di finanziamenti, reiterando il meccanismo con diversi imprenditori". Tra le intercettazioni una del 15 febbraio 2023 in cui Giovanni Toti chiederebbe denaro in vista delle elezioni ad Aldo Spinelli in cambio della risoluzione di una pratica per il figlio. "Guarda che abbiamo risolto il problema a tuo figlio sul piano casa a Celle... ora facciamo la pratica, si può costruire... l'abbiamo risolto stamattina. Quando mi inviti in barca? Che... così parliamo un po', ora che ci sono le elezioni... C'abbiam bisogno di una mano". "In alcuni casi - scrive la gip - era lo stesso Toti esplicitamente a chiedere il finanziamento, promettendo al privato comportamenti o provvedimenti a lui favorevoli o addirittura ricordandogli "di aver fatto la sua parte" e quindi aspettarsi conseguentemente "una mano" in vista delle elezioni".
18.35 Tutti sorridenti in una foto destinata a diventare storica
Era il 12 febbraio scorso quando Giovanni Toti aveva incontrato il Comandante Generale della Guardia di Finanza Andrea De Gennaro. Il governatore non aveva mancato di definire l’incontro “una preziosa occasione per ribadire l'apprezzamento e la gratitudine della Liguria ai militari della Guardia di Finanza per l'importante lavoro svolto con dedizione e professionalità a tutela della comunità. Un impegno quotidiano portato avanti con competenza e responsabilità che permette di tenere sempre alta la bandiera della legalità e del rispetto delle regole del vivere comune". Tre mesi dopo gli stessi finanzieri lo hanno arrestato per corruzione.
17.29 Alessandro Bozzano, capogruppo della Lista Toti:
“La reazione più forte e immediata è quella della vicinanza al presidente Giovanni Toti, al quale va tutto il nostro appoggio. Parlo a nome di tutti i colleghi consiglieri del gruppo: nel pieno rispetto del lavoro della magistratura, siamo certi che l'inchiesta procederà spedita e giungerà ad accertare l'estraneità del presidente alle contestazioni avanzate nei suoi confronti, in modo da poter riprendere quanto prima il suo posto e tornare a guidare la Regione Liguria a risultati sempre migliori”.
16.47 Iren, il CdA revoca temporaneamente le deleghe all’AD:
Il Consiglio di Amministrazione di Iren si è riunito oggi d’urgenza, in via straordinaria, in seguito alla diffusione di notizie di stampa relative a un’ordinanza di misure cautelari disposta nei confronti dell’amministratore delegato Paolo Signorini dall’autorità giudiziaria di Genova.
Il CdA, nel prendere atto dell’oggettiva impossibilità temporanea da parte dell’Amministratore Delegato di esercitare le proprie deleghe e con l’obiettivo di assicurare stabilità e continuità alla gestione aziendale, ha attivato quanto previsto dal contingency plan interno al Gruppo e ha deliberato di revocare temporaneamente le deleghe all’AD, assegnandole agli altri due Organi Delegati: al presidente Luca Dal Fabbro e al vicepresidente Moris Ferretti.
16.01 Matteo Rosso, coordinatore ligure di Fratelli d’Italia:
“Il fatto è accaduto poche ore fa, ma non si può escludere nulla. In Liguria le elezioni sono in programma da ottobre del 2025 ma l'ipotesi delle elezioni anticipate in Regione a questo punto non si può escludere. E bisogna anche vedere le scelte che opererà Toti, magari per difendersi in modo più sereno preferisce dimettersi e cade tutto e si va al voto. È davvero presto per aggiungere altro. A caldo posso dire solo queste cose.
Prima di esprimere una valutazione attendo di vedere le carte, leggere bene e capire. Certo è che questa vicenda ci è capitata tra capo e collo, una cosa del genere non ce la saremmo mai aspettata. Io sono un garantista sempre e per me fino al terzo grado di giudizio prevale la presunzione di innocenza e, quindi, voglio vedere esattamente che cosa dicono le carte e quali sono le circostanze. Certo è che stamattina per noi è cascato il mondo, non avevamo mai avuto sensazioni di una cosa del genere. Ognuno fa il suo mestiere, la magistratura ha il dovere di indagare e l'indagato il diritto di difendersi”.
15.47 "Il sistema Spinelli: così il patron Aldo primeggiava in porto grazie ai favori concessi a Toti, Signorini e all'emittente amica", La voce di Genova
Un sistema di tangenti e favori tra Porto e amministrazione regionale per ottenere concessioni, spazi ed espansioni.
Questo è quanto emerso nelle scorse ore dopo l’esecuzione di diverse ordinanze che hanno portato in carcere Paolo Emilio Signorini, ex presidente dell’Autorità Portuale di Genova e che hanno visto finire ai domiciliari il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti e l’imprenditore Aldo Spinelli.
Proprio quest’ultimo sarebbe al centro dello scambio di favori per ottenere via libera su spazi e concessioni legate alle sue attività come, per esempio la maxi concessione per la gestione del Terminal Rinfuse fino al 2051.
I FAVORI A TOTI
Aldo Spinelli e Roberto Spinelli, stando a quanto emerso dalle indagini della Procura della Repubblica, avrebbero sborsato la somma 74.100 euro in tutto, divisi in diversi pagametni erogati al Comitato Giovanni Toti in cambio di ‘favori’ per risolvere alcune problematiche riguardanti gli interessi dei ‘finanziatori’.
In cambio, il presidente avrebbe dovuto ‘trovare soluzioni’ per trasformare la spiaggia libera di Punta dell’Olmo da libera a privata, oltre ad agevolare l’iter della pratica edilizia riguardante tale area pendente presso gli uffici regionali.
Non solo: Spinelli avrebbe anche richiesto di velocizzare e approvare la pratica di rinnovo per trent’anni della concessione del Terminal Rinfuse alla Terminal Rinfuse Genova S.r.l. (controllata al 55% dalla Spinelli S.r.l.) pendente innanzi al Comitato di Gestione dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, approvata il 2.12.2021.
Sempre in termini di assegnazioni, in ballo anche gli spazi portuali ex Carbonile ITAR e Carbonile Levante (assegnazione avvenuta rispettivamente in data 7.6.22 e in data 19.12.22), e l’area demaniale in uso al concessionario Società Autostrade (ASPI). Infine, la richiesta di agevolare l’imprenditore nella pratica del “tombamento” di Calata Concenter (approvata dal Comitato di Gestione in data 29.7.2022).
15.53 Partito Democratico Liguria e Genova
“Quanto emerso dalle indagini dell’inchiesta certifica un modo disgustoso di fare politica, volta solo alla gestione e alla spartizione del potere. La magistratura farà il suo corso rispetto alle singole responsabilità penali, oggi però si deve chiudere la stagione del centrodestra in Liguria. Toti si dimetta e ci siano subito nuove elezioni.
In questi anni il Partito Democratico a tutti i livelli ha denunciato i danni e le conseguenze che questa gestione della politica ha causato alla sanità, al lavoro, alle infrastrutture, ai servizi sociali. Certe politiche clientelari hanno minato un'economia basilare per la Liguria.
Quanto emerge evidenzia come porto, supermercati siano stati trasformati in centri di pratiche e comportamenti torbidi, l’altra faccia di campagne di comunicazione di una feroce arroganza politica. Difficile oggi non pensare che dal disastro della sanità ligure a quello della scuola siano frutto di un disegno che voleva consegnare la Liguria a singoli segmenti del mercato e del profitto. Lo abbiamo ripetuto tante volte passando per il fronte del no, ma che era solo il fronte del fare le scelte giuste, coinvolgendo i cittadini e favorendo la partecipazione. Lontano da quelle logiche commissariali con la messa all’angolo costante dell’opposizione e della democrazia.
La poca distanza dalle scadenze elettorali sollecitano una mobilitazione civica: in nome della moralità della politica e di un’idea di Liguria diversa.
La giustizia farà il suo corso. Ora, però, serve un cambio di passo. La Liguria ha bisogno di guardare al futuro e avviare un processo di rigenerazione".
15.53 Alleanza Verdi Sinistra:
"La notizia dell’arresto del presidente della regione Liguria Giovanni Toti, del suo capo di gabinetto e di imprenditori e manager di importanti imprese coglie indubbiamente di sorpresa per la dimensione e la gravità delle ipotesi di reato che emergono dalle notizie di stampa.
Quello che non sorprende è la rete di relazioni da cui sarebbero emersi i fenomeni di corruzione contestati al presidente Toti, episodi che da tempo sono stati ampiamente discussi nel dibattito politico senza che il centro destra ligure ne volesse cogliere alcun elemento di criticità.
L’azione politica di Toti che inevitabilmente incideva sull’attività imprenditoriale di alcuni gruppi operanti nel territorio della Liguria, molto spesso si è sottolineato che trovava una corrispondenza politicamente inaccettabile con copiosi finanziamenti elargiti dalle imprese a favore della fondazione che finanzia l’attività politica del presidente della regione e del suo partito personale.
Quanto questo corrisponda a reati spetterà alla magistratura provarlo e giudicarlo, ma che questo sistema fosse politicamente malato ed inaccettabile era evidente e il fatto che la maggioranza politica che sostiene Toti non abbia ritenuto giudicarlo tale rappresenta una responsabilità che deve essere riconosciuta al di là dell’esito finale delle indagini degli inquirenti.
Siamo di fronte ad un vero e proprio “errore di sistema” che sta facendo ripiombare la nostra regione nell’incubo del passato già vissuto quarant'anni fa per le vicende giudiziarie di Teardo.
Tutto ciò ha sempre origine da una incapacità di mantenere una distanza di sicurezza tra il sistema politico che dovrebbe essere orientato al principio della supremazia dell’interesse collettivo rispetto a quello del sistema imprenditoriale “amico”.
Quando questo confine viene considerato un intralcio e la politica assume come primo obiettivo il mantenimento del proprio consenso anche utilizzando il potere finanziario che certe relazioni possono garantire, si continuerà a passare da uno scandalo ad un altro affidando inevitabilmente e tardivamente alla magistratura un ruolo di regolatore di un sistema di potere politico malato e incapace di autoregolarsi.
È per questo che riteniamo sia necessario in Liguria - una regione fragile, governata male a partire dalla sanità - azzerare l'attuale sistema arrivando, nei tempi di legge, a elezioni anticipate".
15.39 Edoardo Rixi, il deputato e vice ministro al Mit e segretario della Lega in Liguria
“Desideriamo esprimere la nostra più ferma solidarietà al presidente Giovanni Toti in questo momento difficile. Siamo convinti che sarà in grado di dimostrare la sua estraneità ai fatti contestati. Nel frattempo, gli inviamo tutto il nostro sostegno”.
15.24 Marco Scajola, assessore regionale:
"Giovanni lavora ogni giorno per migliorare la Liguria e renderla più forte, quanto accaduto ovviamente mi addolora, ma sono assolutamente certo che tutto verrà chiarito perché Giovanni è una persona onesta e corretta.
Ci siamo riuniti con i colleghi della giunta, tra di noi c’è la massima coesione, la massima vicinanza al presidente Toti continuiamo ogni giorno a lavorare per la Liguria e per i liguri in attesa che lui al più presto possa fare ritorno nel suo ufficio”.
14.19 Claudio Scajola, sindaco di Imperia:
“Credo nei valori della civiltà e del garantismo, per cui non si emettono condanne preventive. Tra l'altro, da quello che ho avuto modo di leggere, le contestazioni mosse al presidente Toti meritano quantomeno di essere approfondite, perché così come apparse non si comprendono. La storia ci racconta poi di tante, troppe vicende finite in maniera opposta rispetto ai primi titoli sui giornali.
Dal punto di vista umano non posso che esprimere forte turbamento e anche dolore. Lo ritengo una persona corretta e onesta”.
13.38
Ilaria Cavo, coordinatrice della Lista Toti:
“In merito all'inchiesta che lo vede coinvolto, il presidente Giovanni Toti, confrontandosi con il suo avvocato si è detto tranquillo e certo di aver agito esclusivamente nell’interesse della Regione e del territorio. E noi con lui. Siamo sicuri che dimostrerà l'estraneità alle contestazioni e per questo, esprimendogli fiducia e vicinanza, confidiamo che il lavoro della magistratura potrà chiarire in breve tempo la sua posizione”.
Flavio di Muro, sindaco di Ventimiglia:
“Lo aspettavamo per riconoscere questa iniziativa imprenditoriale come di interesse regionale la giustizia farà il suo corso, sono garantista. Mi sembra prematuro fare dichiarazioni politiche”.
Flavio Briatore:
“È uno shock, l’ho saputo mentre venivo qui e mi auguro che tutto si chiarisca, in Italia ti condannano subito. Sono convinto della persona, conosco Toti da 30 anni e sono scioccato da questa cosa. Pensate che a Genova mi hanno perseguitato per 12 anni per poi assolvermi. Sono stato perseguitato”.
La giunta regionale:
“Siamo vicini al nostro presidente Toti, certi che abbia sempre agito nell'esclusivo interesse della Liguria. Auspichiamo che venga fatta chiarezza al più presto e che il presidente possa così dimostrare la sua più totale estraneità ai fatti contestati ai sensi dell'articolo 41 dello Statuto, il presidente è sostituito pro tempore in tutte le sue funzioni dal vicepresidente nella pienezza dei poteri. L’attività amministrativa della Regione Liguria prosegue senza soluzione di continuità”.
12.15
Il capogruppo regionale del M5S Fabio Tosi con il collega di Gruppo Paolo Ugolini:
“In base alle notizie apprese dalla stampa nazionale e locale, il gruppo regionale del MoVimento 5 Stelle chiede le dimissioni della Giunta regionale ligure. In tutti questi anni abbiamo più volte segnalato e denunciato, anche con esposti, diverse operazioni quantomeno discutibili.
L’operazione delle Colonie Bergamasche, ad esempio, o la vendita dell’ex ospedale di Santa Margherita, oltre alle centinaia di attività inerenti a determinate “sponsorizzazioni” e utilizzo di fondi pubblici. Le notizie odierne certamente non fanno bene alla nostra regione viste le innumerevoli criticità ancora irrisolte. Tuttavia, di fronte alla gravità delle accuse, non possiamo che chiedere che l’esecutivo faccia un passo di lato”.
Rifondazione Comunista (Federazione di Genova):
"Regolatore e regolato si sono ovunque fusi. Giusto aspettare che la giustizia faccia il suo corso, ma…ma il problema è che ovunque, non solo a Genova, non solo a destra, si è frantumato il diaframma che dovrebbe tenere separati politica e affari: se la Costituzione descrive l’economia come un qualcosa che deve essere al servizio del benessere collettivo, il capitalismo nostrano e la malavita organizzata (presente nei mandati d’arresto), non più ostacolati da una forte, vera sinistra, sono riusciti a far sì che i loro interessi coincidessero con quelli dei decisori.
Assistiamo quotidianamente a provvedimenti presi a discapito della popolazione, preclusi a qualsiasi contraddittorio con essa, politicamente osteggiati da nessuno (se non, timidamente, in qualche campagna elettorale). Chi è contrario, chi contesta l’utilità di dighe, gronde, tram volanti, cabinovie con vista sugli appartamenti, combatte il progresso. Chi è contro il modello Genova e si batte per i controlli ambientali e la sicurezza sul lavoro, è un veterocomunista.
Oggi si capisce meglio l’incaponirsi di Meloni e accoliti contro l’obbligatorietà dell’azione penale, per la separazione delle carriere dei Magistrati (su questo ci sono aperture anche nel centro sinistra) e per la chiusura dei rari spazi di giornalismo d’inchiesta ancora presenti nei nostri media.
Marco Mori (candidato alle europee con la Lista Libertà): "Esprimo sgomento per l’arresto con l’accusa di corruzione del Governatore Toti. Al netto del dovuto garantismo verso qualsiasi persona fino alla sentenza definitiva, è chiaro che la vicenda mette in luce l’inaccettabile conflitto di interesse tra amministratori pubblici e potere economico.
I grandi gruppi privati usano ormai i politici come scendiletto, anche solamente attraverso i purtroppo leciti finanziamenti elettorali. La riflessione va dunque all’assoluta necessità di riportare in mano totalmente pubblica le utility locali, la vicenda Toti ha portato anche all’arresto dell’Ad di Iren, e di come vada fermata la grande distribuzione che tanto male sta facendo alle nostre piccole e medie imprese.
Torniamo ad attuare il modello economico previsto in Costituzione".