Politica - 02 maggio 2024, 17:13

"Il livello di questo qui è da prigione", il commento del sindaco rivolto al consigliere Bracco durante l'ultimo consiglio comunale (video)

"Riferito al suo commento, non alla sua persona", dice Scajola

Ma è da fiera del mobile il livello di questo qui, da bar, da prigione”, non sono passate inosservate le parole del sindaco Claudio Scajola durante l’ultima seduta del consiglio comunale

IL VIDEO

Il commento, non udito in aula, è rimasto registrato dal microfono acceso del presidente del consiglio comunale Simone Vassallo. Le frasi sono inequivocabilmente rivolte al consigliere del Partito Democratico Ivan Bracco, la conclusione di un battibecco che li ha coinvolti durante la discussione della mozione riguardante l’Aurelia Bis: “Se l’Aurelia bis passasse per Villa Ninina -aveva commentato Bracco- il sindaco non sarebbe così tranquillo”, “Lei vada a lavorare", la replica del primo cittadino.

"Il consigliere Bracco ha avuto probabilmente un po’ di nostalgia per i tempi in cui intercettava l’intera città per indagini finite nel nulla (a proposito, ma ha smesso di lavorare?). Si è messo così a origliare un mio commento a margine di un suo “intervento” pieno di odio nel corso dell’ultimo consiglio comunale e tenta, goffamente, di recitare la parte della vittima.

Così come sua abitudine, piega le parole a proprio uso. E quindi il mio “è da bar, è da prigione” riferito al livello del suo intervento, come si comprende dal video che lui stesso ha divulgato, diventa riferito a lui come persona. Anche un bambino capirebbe che sono due cose diverse.

Lo ripeto, perché l’ho già detto più volte pubblicamente, senza bisogno di intercettare niente: il livello a cui il consigliere Bracco tenta costantemente di trascinare il dibattito pubblico in questa città è bassissimo. Un concentrato di populismo, giustizialismo e rancore personale che, non a caso, lo ha portato al peggior risultato elettorale della storia della sinistra a Imperia. Perché è proprio chi dovrebbe essere più vicino a lui politicamente che rigetta per primo quei toni.

E strappa anche un sorriso amaro la dichiarazione sui rappresentanti democraticamente eletti che - a suo dire - io vorrei imprigionare. Tali accuse arrivano - lo sanno tutti - da chi ha fatto dell’uso politico della giustizia un proprio cavallo di battaglia.

Comunque, lui continui pure la sua battaglia personale contro il sottoscritto. Ormai, ho le spalle larghe. 

La mia squadra ed io, nel frattempo, continueremo a lavorare per il bene della città e dei cittadini di Imperia, che con grande saggezza hanno evitato di affidare a lui la guida del Comune", ha commentato il sindaco sui suoi canali social.