Impegnare il consiglio comunale di Imperia a condannare le dichiarazioni di natura sessista espresse dal dirigente scolastico del Liceo Vieusseux di Imperia Paolo Auricchia. “Se stava in cucina a preparare le tagliatelle non si sarebbe fatta male, tesoro”, aveva scritto in un post sui social il dirigente scolastico a proposito della guardalinee Guadalupe Porras ferita nel corso di una partita andando a sbattere contro una telecamera durante l’incontro di Liga spagnola fra il Betis Siviglia e l’Athletic Bilbao.
Nemmeno su questa mozione (respinta con 18 voti contrari) illustrata dal capogruppo di Alleanza Verdi Sinistra Lucio Sardi che ha chiesto anche la convocazione della commissione Pari opportunità, (richiesta accolta dalla presidente Rita Elena) maggioranza e opposizione si sono trovate d’accordo, e anzi, anche la minoranza si è spaccata.
Rita Elena (Insieme) per l’amministrazione ha sottolineato: “Voteremo contro, ho già espresso la mia contrarietà. Questo non è un tribunale è il parlamento della città. Condannare che cosa? Ognuno di noi ha condannato l’accaduto. Si fatica a capire lo scopo di questa mozione”. Laura Amoretti (Gruppo misto): “Questo non è un tribunale, i processi vanno fatti nei luoghi deputati”. “Ci troviamo di fronte alla classica tempesta in un bicchier d’acqua. Una frase stupida che non merita che si esprima il consiglio comunale, è considerato sessismo anche dare la precedenza a una donna”, il pensiero del capogruppo di Imperia senza Padroni Luciano Zarbano. Alessandro Savioli (Società Aperta) ha parlato anche come rappresentate degli arbitri imperiesi, ricordando la prima terna arbitrale che ha debuttato in serie A la scorsa settimana “con ottimi risultati”. Antonello Motosso (Avanti): "Voglio pensare a un incidente di percorso Sono comportamenti da condannare. La donna merita altro rispetto per tutto ciò che rappresenta nel quotidiano, nello sport e nella società civile. Suona strano che una personalità come Auricchia sia incappata in un incidente di percorso di questo tipo”. Loredana Modaffari (Pd): “Il rischio è che venga trasmessa una mentalità patriarcale ai giovani. È chiaro il ruolo cruciale della scuola, un luogo in cui si sperimenta in prima persona la portata dei propri diritti. Quella di Auricchia non può essere una frase uscita di senno”.