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Attualità | 26 aprile 2024, 12:37

Ingresso del socio privato in Rivieracqua, la gara si aprirà il 1° luglio e durerà 90 giorni

Entro il 31 ottobre sarà completata la pratica per l’aggiudicazione. La società resterà pubblica al 52%

(Credits 3345408 da Pixabay)

(Credits 3345408 da Pixabay)

Ormai è noto, l’ingresso del socio privato è l’unica via per salvare Rivieracqua e, con lei, il servizio di distribuzione idrica provinciale. Una decisione delicata, discussa, anche contestata, che ora passa dalla volontà dei singoli Comuni chiamati ad approvare lo statuto e i patti parasociali. Così ha deciso l’ultima assemblea durante la quale sono state anche dettate le prossime tappe e, soprattutto, la data del 31 ottobre, termine ultimo per l’ingresso del privato.

Questa mattina la quarta commissione consiliare presieduta dal consigliere Giorgio Trucco, alla presenza del sindaco Alberto Biancheri è stata chiamata a discutere la pratica che, poi, passerà in consiglio lunedì 29.
Siamo alla decisione finale per andare verso una società mista, è importante fare quest’ultimo passo e farlo in questo momento - ha detto il sindaco Biancheri in apertura di seduta - Rivieracqua resterà pubblica al 52% suddiviso in 22% per il Comune di Sanremo, 28% per il Comune di Imperia e 1-1,5% per i piccoli Comuni. Il restante 48% sarà al privato che si aggiudicherà la gara. Il Cda vedrà un componente per Imperia, uno per Sanremo e poi l’assemblea dei sindaci deciderà il terzo componente in rappresentanza dei piccoli Comuni e il presidente. Gli altri due componenti saranno espressione del socio privato, uno dei due sarà anche amministratore delegato”.

La commissione ha poi ascoltato la relazione di Cecilia Brescianini, sub commissario dell’Ato idrico provinciale, che ha dettato i tempi della procedura per la gara: “Sarà pubblicata il 1° luglio per 90 giorni, poi dall’1 (termine ultimo) al 31 ottobre ci sarà la valutazione delle offerte con l’aggiudicazione entro fine mese”. Sulla procedura pesa, al momento, anche il ricorso al Tar presentato dal Pd che, però, stando a quanto riferito dal sub commissario, non dovrebbe ritardare la pratica.
Attenzione anche alle tariffe (anche alla luce degli ultimi aumenti) che, sempre stando a quanto riferito in commissione da Cecilia Brescianini, non saranno determinate da Rivieracqua, ma da Area.
Ricordiamo, infine, che il salvataggio di Rivieracqua dal fallimento potrà essere garanzia di ristoro per le circa 500 aziende creditrici. Anche la stessa Amaie, società partecipata del Comune di Sanremo, vanta un credito di oltre un milione di euro.

È assolutamente impensabile portare questa pratica al post elezioni - ha concluso il sub commissario Brescianini - votarla in consiglio comunale dopo il 25 giugno sarebbe tardivo”.

La quarta commissione ha infine votato favorevolmente la pratica con i “sì” dei rappresentanti della maggioranza, mentre le opposizioni non hanno partecipato al voto.

Pietro Zampedroni

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