Cinghiali nell'Impero, Bonino (Lav): "Si deve agire in modo non cruento, esistono metodi ecologici"

La sede Lav di Imperia è in disaccordo con la possibilità di attuare una battuta di caccia da parte della vigilanza regionale al fine di eliminare gli ungulati presenti nel torrente Impero. 

“E’ vero -dichiara la responsabile della sede Simona Bonino -che i cinghiali spesso girano presso la rotonda di Borgo San Moro, ma questo accade a causa della raccolta differenziata che prevede il posizionamento dei mastelli proprio nei pressi della stessa”.

Per tale motivo la Lav chiede che vengano applicati metodi ecologici (ovvero incruenti)  che già ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale) proponeva come alternativa all’abbattimento nella Legge 157/1992.

I metodi ecologici di contenimento degli impatti causati dalla fauna annoverano: interventi capaci di produrre un sostanziale contenimento  sia delle fonti trofiche di origine artificiale (recinzione di discariche, scarti e divieto di foraggiamento) sia dei siti di rifugio posizionati lungo le strade e fossi a lato strada; interventi di prevenzione del danno basati sul ricorso di barriere fisiche ( recinzioni elettriche, dissuasori); risarcimento del danno ove previsto.

E’ necessario quindi che si agisca in modo non cruento sulla situazione eliminando i motivi che spingono i cinghiali a risalire gli argini in cerca di residui di cibo. Bisogna ricordare infatti che la caccia selvaggia ha destrutturato i nuclei familiari in quanto in ogni famiglia è solo la matriarca (la femmina capobranco) che si riproduce, bloccando coi suoi ormoni i calori delle altre femmine. Quando questa viene abbattuta tutte le femmine iniziano a riprodursi ed il problema anziché risolversi si moltiplica. Il cruento abbattimento sarebbe quindi una soluzione momentanea.