Il problema è vecchio e ammuffito ma mai risolto. Perché i mezzi pubblici della Riviera Trasporti, soprattutto in alcune ore della giornata e in certi periodi dell’anno, costringono gli utenti ad attese anche oltre i sessanta minuti. “È un vero disastro – afferma Silvia Visino – Mi è capitato più di una volta di aspettare più di un’ora e ricordo benissimo che il giorno di Pasquetta è stato anche peggio, sono saltati almeno tre turni”.
Insomma, sembra che per autobus e pullman bianchi e blu l’orario sia un pezzo di carta inutile e insignificante. Tanto che il malcapitato utente che aveva fatto affidamento sul servizio pubblico sia costretto a rivolgersi ad altri mezzi. “Pochi giorni fa ero disperata, il bus non si vedeva – racconta Rosanna che non vuole compromettersi con il cognome – Alla fine ho chiamato un taxi e la spesa, ovviamente, è stata superiore anche al mio inutile abbonamento”.
Ma, a volte, al danno si aggiunge la beffa. “Tempo fa, in orario notturno ma non esagerato – aggiunge Maria – una coppia di miei parenti non poteva contare sul servizio pubblico ma non è riuscita nemmeno ad avere un taxi per ritornare a casa”. A parte i casi più estremi che fanno gridare allo scandalo, comunque, esistono evidenze della “malattia”.
“A me è successo anche di dover attendere per un’ora e mezza – contesta Ignazia Giannone – Non so per quale motivo siamo arrivati a questi disservizi ma certo che non ci sono più le corriere di una volta”. E, per gli utenti delle località vicine, il livello qualitativo del trasporto può essere anche peggiore. “Le corse saltano e scompaiano – lamenta Arisa –. Abito a Diano Marina e lavoro a Imperia e, durante l’estate, con la mia collega a volte abbiamo dovuto aspettare anche due ore. E non ne ho mai capito il perché”. In effetti i motivi di questa situazione, almeno per gli utenti, sono reconditi. “Che io sappia non è certo responsabilità degli autisti – commenta Stefania – Qualcuno mi ha spiegato il problema come dovuto alla carenza di personale, di autisti che non si trovano e che preferiscono gli impegni più remunerativi sugli autocarri merci”.
E c'e anche chi ha, pur abbonato, vivendo nell'immediato entroterra della città, a Caramagna, ha non pochi problemi sia a recarsi che a tornare a casa. Halina: “Tutti i pomeriggi ho difficoltà a tornare a casa dovendo stare due ore alla fermata dal Catasto per andare da Oneglia a Caramagna. Gli autobus o non passano saltando l’orario oppure sono così pieni che appare la scritta 'bus completo', soprattutto quelli diretti a Sanremo, mentre quelli più piccoli che sono diretti a Caramagna sono sempre strapieni perché presi d’assalto già in piazza Dante da quanti scendono, poi, a Porto Maurizio. Quindi non si fermano neanche quelli ed io che devo andare a Caramagna sono costretta ad aspettare anche fino a due ore”.
"Al mattino un’altra odissea, quando inizio il lavoro alle 7 a Oneglia, passando la prima corriera alle 6.46 non riesco ad arrivare in tempo. Quindi, pur avendo l’abbonamento mensile sono costretta a farmi la strada a piedi ed è una lamentela che condivido con latri miei colleghi che abitano a Porto Maurizio. Avremmo bisogno di un bus almeno tra le 6 e le 6,15 a Caramagna che è una frazione molto popolosa e che servirebbe anche Porto Maurizio”.