“È urgente una nuova legge di tutela della nostra balneazione attrezzata. L’inerzia e i ritardi dello Stato italiano ci costringono alla mobilitazione. Come è noto dall’inizio della nuova legislatura chiediamo al governo e al Parlamento di emanare una legge di tutela delle aziende attualmente operanti e di un modello di balneazione di successo fiore all’occhiello del made in Italy, ma, fino ad oggi, non siamo stati ascoltati”. I balneari della Riviera di Ponente sono pronti a marciare su Roma e lo faranno giovedì prossimo per protestare contro la direttiva Bolkestein. La manifestazione si terrà in piazza Santi Apostoli.
Le imprese balneari puntano l’indice contro “l’assenza di atti concreti ed efficaci ha creato una situazione caotica per gli enti concedenti e pericolosa per il settore del turismo balneare italiano – continuano i rappresentanti delle due associazioni di categoria più rappresentative. Non possiamo permetterci, purtroppo, di aspettare ancora".
Non c’è più tempo: i Comuni stanno partendo per le gare applicando, in modo ognuno diverso e disparato, la cosiddetta direttiva Bolkestein. Alcuni le hanno già indette, con esiti prevedibili e sotto gli occhi di tutti. Nessuna spiaggia libera in più. Nessuna tariffa più conveniente per i turisti. Si toglie soltanto l’azienda a chi l’ha realizzata per consegnarla al ‘grande capitale’”. A Roma ci saranno anche i sindaci dei Comuni rivieraschi per sollecitare le istituzioni nazionali a legiferare con urgenza.