L'indagine della Polizia di Stato che ha portato alle gravissime contestazioni per abuso dei mezzi di correzione e disciplina nei confronti dei dipendenti di una cooperativa in convenzione con la Fondazione Isah che operano presso villa Galeazza, non può risolversi semplicemente nel doveroso sdegno per le violenze nei confronti di soggetti tra i più deboli ed indifesi della società.
Il Pd imperiese ed il gruppo consiliare auspicano che si faccia rapidamente chiarezza sulle gravi responsabilità sia personali sia di chi ha un ruolo nella somministrazione dei servizi e nel controllo della sicurezza degli ospiti della struttura. Tuttavia è innegabile che vi sia stato negli ultimi anni un decadimento generale dei servizi legati a questo tipo di attività.
Fino al 2020 le stesse strutture erano gestite da un ente pubblico, con livelli di servizio universalmente riconosciuti come ottimi. La scelta operata dall'amministrazione di andare alla loro privatizzazione ha portato ad un significativo travaso di personale qualificato verso altri enti. Non si è fatto, insomma, il doveroso sforzo per mantenere pubblica una struttura di tale importanza e delicatezza per la città di Imperia.
Assistiamo troppo spesso a vicende simili, senza che vi sia un adeguato controllo preventivo e un monitoraggio in opera della preparazione e del lavoro svolto dagli operatori dell'Ente che si è aggiudicato il contratto.
Ci faremo quindi promotori come Circolo e con i nostri consiglieri ai vari livelli, ovvero con le forze politiche e quelle dell'associazionismo per una nuova e diversa proposta di welfare cittadino.