Da quattro a tre scaglioni e una ‘no tax area’ estesa sino ai 28 mila euro di reddito. Con il DDL 175 che modifica la legge regionale 28 dicembre 2023 (Legge di Stabilità per l’anno finanziario 2024) proposto dall’assessore al Bilancio, Giovanni Toti, Regione Liguria ha di fatto azzerato la maggiorazione Irpef per i redditi sino ai 28 mila euro a decorrere dal 1° gennaio 2024.
I nuovi tre scaglioni saranno così suddivisi: 0% per i redditi sino ai 28 mila euro (prima si fermava ai redditi sino a 15 mila), 1,95% per i redditi tra i 28 e i 50 mila euro, 2% per i redditi oltre i 50 mila euro. La norma dovrebbe andare a interessare circa 800 mila cittadini liguri con redditi sino ai 50 mila euro con un risparmio che andrà dai 50 ai 150 euro all’anno. Regione Liguria ha così deciso di adeguare il sistema fiscale regionale a quello adottato dal governo.
Il testo approvato a maggioranza dalla Prima Commissione è stato esposto in aula dal relatore di maggioranza Alessandro Bozzano e ha visto le contestazioni di Ferruccio Sansa, Sergio Rossetti, Giovanni Battista Pastorino, Luca Garibaldi e Fabio Tosi dai banchi dell’opposizione.
“Siamo tutti d’accordo, certamente è un pezzetto e non è il tutto, stiamo ragionando dell’applicazione temporanea di una riforma fiscale che il governo ha strutturato con una legge delega, è stata data un’opzione alle pubbliche amministrazioni in attesa del secondo modulo sulla fiscalità locale - ha detto l’assessore al Bilancio, Giovanni Toti, in chiusura di discussione - mi auguro che entro la fine dell’anno questo consiglio possa analizzare una riforma fiscale complessiva che possa dare una struttura e una continuità nel tempo dell’alleggerimento della pressione fiscale. Riteniamo opportuno adeguarci al primo modulo della riforma fiscale in senso coerente con la riforma nazionale. Seppure non possiamo fare tutto, questo non ci esenta dal fare qualcosa. Da questa riforma fiscale ci aspettiamo un gettito invariato, ma rimodula la pressione fiscale. Riduce le imposte alle famiglie che maggiormente hanno visto il loro tenore di vita intaccato dall’inflazione, lascia una proporzionalità tra chi vedrà questa riforma come un beneficio e chi darà un contributo maggiore, e va nella direzione dello sviluppo. Immagino che possa essere anche una spinta ai consumi, al prodotto interno lordo della regione. È fuori di dubbio che circa 800 mila concittadini pagheranno qualcosa di meno. Crediamo che la manovra fiscale sia coerente alla nostra visione di Liguria con l’adeguamento delle fasce tra chi ha molto e chi ha poco”.
Al termine della discussione tutti gli articoli del DDL sono stati approvati con i “sì” della maggioranza.