Il progetto si sviluppa nei territori transfrontalieri delle Alpi Marittime, del Piemonte (Provincia di Cuneo) e della Liguria (Provincia di Imperia) per una durata di tre anni (2023/2026) e per un budget complessivo di circa due milioni di euro.
La Camera dei mestieri e dell’artigianato Provenza-Alpi-Costa Azzurra (capofila), la Camera di commercio e dell’Industria di Nizza Costa Azzurra, l’Università di Aix-Marsiglia, la Camera di commercio industria artigianato e agricoltura di Cuneo, la Camera di commercio Riviere di Liguria, il Politecnico di Torino e la Fondazione per la ricerca, l’innovazione e lo sviluppo tecnologico dell’agricoltura piemontese (Agrion) lavorano insieme ad un progetto transfrontaliero di cooperazione in grando di mettere in relazione le imprese transfrontaliere, private e a partecipazione, con partner esperti dotati di una forte volontà di implementare azioni pilota e strumenti comuni.
«Attraverso le attività finanziate dal progetto transfrontaliero “Goccia a goccia” – spiegano i coordinatori dell’iniziativa - i partner si prefiggono come obiettivo principale quello di migliorare l’efficienza dei sistemi di produzione per ottimizzare il consumo di acqua nelle imprese operanti nella filiera agroalimentare. Il progetto si articola intorno a due grandi assi: una fase di valutazione e una di sperimentazione. Insieme si vogliono unire le forze per ricordare la necessità di preservare e ottimizzare il consumo di acqua dolce».
D’altronde le problematiche legate alla gestione della risorsa idrica sono simili in Francia e in Italia. Il consumo giornaliero pro capite, che in Italia è di 152m3 annui, è troppo elevato. Anche le imprese incontrano difficoltà nell’uso di una risorsa che si sta esaurendo ulteriormente a causa del cambiamento climatico. Nasce da qui il progetto transfrontaliero di cooperazione.
Si lavorerà dunque sull’identificazione delle filiere e dei settori economici più idrovori, sull’individuazione di tecnologie e soluzioni per ridurre l’impatto delle attività produttive sul prelievo della risorsa idrica; sull’accompagnamento delle imprese nella messa in opera di attrezzature e soluzioni efficaci che consentano di ridurre gli impatti pur garantendone la competitività economica.
Per raggiungere gli obiettivi, i partner del progetto si impegnano a realizzare: uno studio retrospettivo e prospettico sull’uso dell’acqua traguardato all’anno 2050; una mappatura della quantità di acqua utilizzata dalle imprese con riferimento a specifiche filiere agroalimentari; la creazione di uno strumento di diagnosi dei consumi idrici che possa accompagnare le imprese; l’identificazione di dispositivi innovativi per un uso e una gestione consapevole dell’acqua da parte delle imprese; la realizzazione di cantieri e siti pilota per testare soluzioni innovative di gestione dell’acqua e la verifica della possibilità di elaborare e applicare di uno schema di certificazione «GAG » conforme alla norma ISO/IEC.