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Attualità | 18 marzo 2024, 18:21

Il caso Auricchia ai raggi x del direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale

Vicenda delicata passibile di eventuali azioni disciplinari nei confronti del preside

Il caso Auricchia ai raggi x del direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale

Ormai nessuno azzarda un compromettente commento sulla frase sessista di Paolo Auricchia, dirigente del Liceo scientifico e classico. Neppure Antimo Ponticiello, direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale, esprime un “giudizio” che vada oltre le tipiche esternazione permesse ad un funzionario pubblico anche se al vertice ligure dell’istruzione pubblica.

“Sono in corso accertamenti e verifiche, al momento non rilasciamo commenti” così si è espresso Ponticiello evitando qualsiasi strumentalizzazione ufficiale o ufficiosa che possa essere riguardo a eventuali azioni disciplinari nei confronti del preside. Auricchia, infatti, era finito e sembra tuttora essere “invischiato” nelle conseguenze per una frase infausta affidata ai social e relativa ad un incidente che aveva coinvolto una donna spagnola. “Oggettivamente se fosse stata in cucina a preparare tagliatelle (cosa degnissima che, con ogni probabilità, non sa fare), non si sarebbe fatta male” si era così espresso il preside dei licei imperiesi.

Conseguenze per un caso in grado di “smuovere” l’apparente istituzionale apatia di altri funzionari liguri della scuola come Roberto Campagna, provveditore agli studi di Imperia, Luca Lenti, responsabile regionale per il reclutamento dei dirigenti,   finito in Consiglio regionale e perfino all’attenzione di Giuseppe Valditara, ministro dell’Istruzione con tanto di "denuncia" presentata dalla consigliera regionale di parità Laura Amoretti

Le reazioni non si erano fatte attendere, ovviamente, anche dagli studenti scesi in piazza a centinaia per esprimere il loro sdegno, ai docenti e, per ultima, appunto dalla politica. La bufera, comunque, non sembra essere prossima a placarsi e a lasciare “tranquillo” Auricchia nonostante il suo ultimo intervento destinato a placare un mare ormai in tempesta.

“In relazione al polverone di polemiche creato fuori luogo, so per certo che, il contenuto riportato nella frase, rientrava nella dinamica del dibattito social ma non corrisponde alle mie convinzioni in materia. Apprezzo e sostengo il diritto delle donne ad accedere a tutte le professioni e attività corrispondenti ai loro desideri e inclinazioni”. Un passo indietro che, quasi certamente, non basterà a placare la bufera a suo carico.   

Ino Gazo

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